Il provvedimento è scaturito da ulteriori accertamenti economico-patrimoniali oltre a quelli già effettuati durante l’operazione “Matrioska”. Le nuove verifiche, eseguite nei confronti dei tre indagati, a quanto si apprende avrebbero consentito di scoprire, affermano gli inquirenti, l’attribuzione, in modo fittizio, a Maria Carmela Alvaro della proprietà dell’appartamento di Sant’Eufemia d’Aspromonte posto oggi sotto sequestro.
La cosca di ‘ndrangheta Alvaro nota come “Carni i cani”, ha come territorio Sinopoli in provincia di Reggio Calabria, ed è storicamente retta dal boss Carmine Alvaro cl. ’53, inteso “U Cupirtuni”.