L’operazione, alla quale hanno partecipato oltre 60 investigatori, e’ stata eseguita a Milano, Genova, Padova e nelle province di Venezia e Treviso, insieme ad altre forze di polizia coordinate dalle Procure di Milano e Napoli per indagini in alcuni casi parallele a quella reggina. A uno degli indagati e’ stata contestata l’aggravante dell’art. 7 della legge 203/91 in quanto avrebbe agevolato l’attivita’ della ‘ndrangheta per avere l’immediata disponibilita’, per il conseguimento delle finalita’ dell’associazione a Reggio Calabria.
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Le indagini, avviate nel 2011 nei confronti di soggetti vicini alle cosche reggine, hanno avuto un’accelerazione improvvisa poiche’ sono stati individuati anomali flussi finanziari relativi a commesse tra societa’ private e pubbliche, la costituzione di capitali all’estero finalizzati secondo l’accusa a pagamenti in nero, il trasferimento di capitali all’estero (Tanzania e Cipro) per non meglio specificati investimenti. Gli accertamenti, ancora in corso ruotano attorno alla figura di un personaggio ritenuto contiguo ad una cosca di ‘ndrangheta e mirano ad accertare la natura dei rapporti intrattenuti da quest’ultimo con imprenditori, politici e lobbisti.
Intanto durante le indagini
Riguarda presunti legami tra esponenti della ‘ndrangheta reggina e alcune societa’, tra cui la Siram, che avrebbe intrattenuto rapporti con uomini della Lega, il filone di indagine di Reggio Calabria. E’ quanto si apprende in ambienti della Dda reggina. Alcune decine le perquisizioni in corso in varie località del nord Italia.
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