Alcune delle persone coinvolte – accusate a vario titolo anche di impiego di denaro di provenienza illecita, usura, estorsione, corruzione, sostituzione di persona, trasferimento fraudolento di valori, furto aggravato, ricettazione ed evasione – sono state arrestate a Reggio Emilia e altre in Puglia.
Per alcuni degli arrestati – su disposizione del gip milanese Luigi Varanelli e del pm Giuseppe D’Amico della Dda di Milano – c’è anche l’aggravante del metodo mafioso.
Nell’operazione sono stati sequestrati beni mobili e immobili per oltre 5 milioni di euro.