Lo studio portato avanti anche da Demoskopika ha stimato il giro d’affari pari al 3,5% del Pil italiano relativo al 2013. Il maggiore introito e’ costituito dal traffico di stupefacenti che determinerebbe guadagni per 24,2 miliardi di euro. Un’altra importante fonte di profitto e’ costituita dall’attivita’ di riciclaggio che ha assicurato alle cosche calabresi un profitto di 19,6 miliardi. Non solo, importanti fonti di finanziamento delle cosche calabresi ovviamente sono estorsioni e usura (2,9 miliardi), appalti pubblici (2,4 miliardi), gioco d’azzardo (1,3 miliardi di euro). Scende invece quanto pare il traffico di armi (700 milioni) e di rifiuti illeciti (670 milioni), dalla prostituzione (370 milioni), dalla contraffazione (330 milioni) e dall’immigrazione clandestina (130 milioni), ma si tratta pur sempre di cifre enormi che vanno a incrementare un bilancio piu’ che remunerativo e allettante.