Un noir che ricorda le atmosfere dei romanzi
industriali degli annni settanta. Ma è un’Emilia post industriale quella in cui si muovono protagonista e antagonista, commissario e killer. O è l’inverso?
Se segue con simpatia le vicende del commissario, il lettore non può che identificarsi col serial killer, con la sua umana sofferenza e il suo bisogno di riscatto morale. E la sua delusione per la scomparsa del mondo come lo conosceva, senza che al suo posto ne sia sorto uno migliore e più giusto, è comune a tutti noi.