“Ne cives ad arma ruant” di Franca Poli e Giovanni D’Ippolito

Creato il 16 gennaio 2012 da Patrizia Poli @tartina

   Patrizia Poli

Un noir che ricorda le atmosfere dei romanzi
industriali degli annni settanta. Ma è un’Emilia post industriale quella in cui si muovono protagonista e antagonista, commissario e killer. O è l’inverso?
Se segue con simpatia le vicende del commissario, il lettore non può che identificarsi col serial killer, con la sua umana sofferenza e il suo bisogno di riscatto morale. E la sua delusione per la scomparsa del mondo come lo conosceva, senza che al suo posto ne sia sorto uno migliore e più giusto, è comune a tutti noi.


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