Si fa strada in ognicantone, avvolge ogni cosa e avanza inesorabile come le maree altramonto. Un mare che inghiotte pensieri e segreti nascosti. Unflusso tetro. Sale il vapore, aria umida e scura. Tutto si tinge digrigio: incalcolabili sfumature di un instantanea scattata in biancoe nero. Le cime degli alberi si fondono nel fumo che abbraccia lanotte; ella non ne riesce a scorgere le fronde. La soffice lucearancione dei lampioni si scioglie in cupi arabeschi silenziosi evoluttuosi. Ella cerca invano uno spiraglio nell'oscurità. Il temposi dilata, le lacette scorrono in un impercettibile e primordialecompromesso tra bianco e nero. Nonostante i suoi sforzi, lei nonriesce più a distinguere lo spazio e il tempo a cui appartiene. Vapore pallido che cela i confini dell'esistenza. Cenere malinconica. Cenere impalpabile. E' l'inverno, catturato su una pellicola neutrain bilico eterno tra la vita e la morte. E' la nebbia che entra nellecase, nelle stanze, sotto le coperte. E' confusione, smarrimento. Segli occhi sono la finestra dell'anima, lei, quella sera, doveva averlasciato aperte le sue imposte. La sua mente era offuscata. La nebbiasi era fatta strada dentro lei fino ad arrivare a calpestare lasoglia della porta del suo cuore. La credeva blindata, ma il grigionon conosce barriere. Ed entrò.
Quando arriva l'inverno,da queste parti, la nebbia s'acchiappa la vita. Si prende le strade,cavalca i canali e avvolge i paesi.