La trama (con parole mie): Tobey Marshall, pilota dal talento stupefacente e grande meccanico venuto dalla strada, a causa della rivalità di lunga data con il ricco e supponente Dino Brewster finisce in carcere per due anni, perdendo di fatto tutto quello che si era faticosamente costruito, oltre ad uno dei suoi migliori amici. Uscito dal penitenziario e ricostituita la sua vecchia squadra, Tobey cerca vendetta procurandosi una vettura che possa garantirgli l'accesso al prestigioso Trofeo De Leon, al quale partecipano su invito del misterioso Monarch i migliori collezionisti e guidatori di macchine sportive del mondo.Aiutato da Julia, emissaria di un milionario inglese cui ha promesso metà del montepremi finale, Marshall lotterà con tutte le sue forze non soltanto per vincere la gara, ma anche per riabilitare il suo nome incastrando Dino.
E' quasi incredibile come, a volte, si incroci il cammino di registi o attori che finiscono per essere una vera e propria garanzia di schifezza rispetto alla pellicola alla cui realizzazione prendono parte: potrei citare, come illustre esempio, il buon Paul W. S. Anderson, una sorta di Re Mida al contrario della macchina da presa, tra i nomi più gettonati del Ford Award dedicato al peggio praticamente ogni anno.Oltre a lui, di recente una new entry di questa poco edificante lista ha fatto clamorosamente parlare di sè al Saloon: Dominic Cooper, attore più che cane maledetto visto nel terribile Un ragionevole dubbio e tornato alla carica come nemesi di Aaron Paul - ancora nel cuore di molti di noi grazie al suo ruolo in Breaking Bad - in questo Need for speed, film insulso e wannabe Fast and furious - che a confronto pare una cosa da Palma d'oro d'ufficio - ispirato dalla nota serie di videogiochi.Onestamente, quando ho deciso di approcciare il lavoro di Scott Waugh, speravo di imbattermi nella tipica tamarrata da neuroni spenti buona per le serate senza impegno e costruita con ironia da veri Expendables: purtroppo per tutti gli occupanti di casa Ford, il risultato della visione è stato una sfida all'ultima presa per il culo di un ipertrofico videoclip con modelli di macchine sportive dai costi astronomici privo della scintilla giusta per risultare quantomeno piacevole o tamarro abbastanza per fare la differenza, scritto probabilmente da uno stuolo di pre-adolescenti pronti a divertirsi con battute al limite dei Cinepanettoni, adattato malissimo nella versione italiana - un'intera sequenza costuita sul reiterato utilizzo del termine "terrone", che parte come identificazione del tamarro e diventa un riferimento al dirigersi verso il Sud, decisamente agghiacciante - e recitato da cani, sia che si parli di attori fuori parte - il povero Aaron Paul, che fisicamente non ha davvero nulla del pilota bello, maledetto e tormentato: sarebbe stato meglio optare per qualcuno meno bravo ma fisicamente più prestante - sia che il riferimento tocchi interpreti indecenti che non sarebbero buoni neppure per una soap girata in casa come il già citato Dominic Cooper.
Unico a salvare la faccia nel cast, pur se gigioneggiando oltre misura, è il sempre ottimo - e troppo sottovalutato - Michael Keaton, che non dovrebbe neppure stare sullo stesso pianeta dell'inguardabile Dom.Se non altro, in compagnia di Julez si sono passate le due ore piene - ma nessuno si degna più di portare in sala i buoni, vecchi, cari film da un'ora e mezza!? - a giocare al tiro al piattello con le stronzate che la sceneggiatura cercava di propinarci come trovate da urlo e molto cool, dalle citazioni di film action di ben altro livello - Speed, ad esempio - fino a passaggi che probabilmente gli autori pensavano di grande effetto come l'assurdo salvataggio nel canyon o la pessima gara conclusiva: se non altro, in questo festival di risate, abbiamo potuto raccogliere chicche degne del "fetore degli occhi" del recente spin off di 300 culminate con la sequenza che vede protagonista la spalla di Aaron Paul, Julia/Imogen Poots che, in ospedale, poco prima della sfida decisiva, chiede all'infermiera di avere un tablet per seguire online la gara, e senza indugio viene accontentata tanto quanto il buon pilota di aereo ed elicottero nonchè guida "dall'alto" di Tobey, che, in un carcere militare, non solo vede esaudita la stessa richiesta, ma addirittura ha l'assistenza del piantone - una piacente fanciulla - che tiene in mano il dispositivo in modo da facilitare la visione da parte del detenuto.
Forse neanche Seagal avrebbe osato tanto.
A questo punto, il nuovo capitolo del brand di Fast and furious con Statham nel ruolo del villain avrà il sapore dei grandi premi internazionali.
E viene il sospetto che il buon Jesse Pinkman abbia rifornito cast e crew con le rimanenze dei cristalli blu di Walter White.
Sceneggiatori in primis.
MrFord
"(Speed Demon)
Speedin' On The Freeway
gotta Get A Leadway
(Speed Demon)
Doin' It On The Highway
gotta Have It My Way
(Speed Demon)."Michael Jackson - "Speed demon" -