Negramaro: una Storia Semplice Lunga Dieci Anni

Creato il 17 dicembre 2012 da Dietrolequinte @DlqMagazine

Un passo indietro ed una storia da raccontare. Un’avventura iniziata nel 2002 quando Giuliano, Andrea, Emanuele, Ermanno, Andrea e Danilo, sei ragazzi della provincia di Lecce, decidono di provare la strada della musica. Scelgono il nome “Negramaro”, vino tipicamente salentino, come a voler rimanere con il cuore nella loro terra, nonostante il successo, negli anni a venire, li porterà altrove. Il loro primo lavoro, Negramaro, è solo un tentativo per la band allora emergente, perché il vero banco di prova sarà quello del 2004 con 000577 che darà la possibilità al gruppo di iniziare ad affermarsi nel circuito mainstream. La conferma avverrà nel 2005 con la pubblicazione del terzo album Mentre tutto scorre, che li vedrà calcare anche il tanto ambito palco del Festival di Sanremo, con la canzone che prende il nome del disco; il pezzo permetterà loro di portare a casa il Premio della Critica Radio & TV. Mentre tutto scorre sarà anche il tema principale del film di Alessandro D’Alatri, La febbre, che sceglie anche altri otto brani del loro disco come colonna sonora per il suo lavoro. Agli inizi del 2007, la band si trasferisce negli Stati Uniti, un viaggio produttivo durante il quale vedrà la luce il loro quarto album, La finestra, pubblicato l’8 giugno dello stesso anno. Una vera e propria finestra sul mondo, un nuovo spiraglio di luce per i Negramaro, ancora una boccata d’aria. Il disco contiene quattordici tracce con sonorità rock e testi che sembrano quasi concretizzare un disagio sociale e personale. Il primo singolo Parlami d’amore li vedrà vincitori assoluti del Festivalbar 2007, ed il 31 maggio 2008 sarà la prima band italiana ad esibirsi sul palcoscenico dello stadio di San Siro. Un concerto che registrerà 40.000 presenze, dando vita ad un CD + DVD dello spettacolo che darà loro la possibilità di conquistare il disco di platino con più di 80.000 copie vendute.

Il 16 novembre 2010 esce Casa 69, quinto lavoro del gruppo salentino, prodotto da David Botrill (già produttore dei Muse e dei Placebo). Nel febbraio 2011 però, i Negramaro sono costretti a fermarsi e ad annullare la partenza del Casa 69 Tour, a causa di un delicato intervento alle corde vocali al quale deve sottoporsi il frontman della band Giuliano Sangiorgi. Superato il momento difficile, i Negramaro continuano ad essere un fiume in piena, partecipano a concerti ed iniziative di beneficenza, come Italia Loves Emilia, e soprattutto continuano a lavorare. Il 21 settembre 2012 viene distribuito il nuovo singolo Ti è mai successo? che fa parte di una raccolta di successi in due CD lanciata sul mercato per celebrare i loro dieci anni di attività. Il disco Una storia semplice uscito il 6 novembre, che farà da presentazione alle due tappe di Roma e Milano previste per l’estate 2013, non è il classico greatest hits, ma un passo geniale. Un passo in avanti stavolta e dal duplice obiettivo: da un lato fare il punto sul percorso compiuto fino ad oggi, con brani come Estate, Solo per te e Parlami d’amore, che hanno fatto per così dire la storia dei Negramaro; dall’altro, invece, per presentare i sei brani inediti, che servono invece a ripartire dall’essenziale. Nel primo disco a darci il classico benvenuto troviamo, Ti è mai successo? primo singolo energico, carico di vita e di colori che permette di viaggiare e di volare tra le note della coinvolgente melodia. Fantastico il finale di trenta secondi parlati: «era una strofa in più che avevo scritto – dice Giuliano – non volevo cantarla ma nemmeno toglierla, così l’ho recitata». Una storia semplice è la seconda traccia, la stessa che dà il nome all’album. Classica espressione del puro rock all’italiana. Racconta la tipica storia d’amore non facile, come non la vorremmo mai.

Terzo (in ordine) ed ultimo inedito contenuto nel primo CD è Sole che inizia quasi come fosse sussurrato, sulle delicate note di un semplice ed essenziale pianoforte; un alito di voce per urlare i sentimenti che esplodono, sostituendo il dolce piano con la voce decisa di Giuliano, proprio quando il calore del Sole esplode tra le note. Il secondo CD si apre con La giostra: un sound ridondante proprio come una giostra che gira, che racconta il desiderio di vedersi completamente rapiti dall’amore folle che uccide «tutte le volte che tu accendi la giostra ancora per me». Segue Sei, ballata d’amore totalmente in stile Negramaro. Sei è tutto quello che sono i Negramaro: sei persone, sei modi di essere, sei versioni ma un solo modo di vivere la musica. Per concludere c’è infine Ottobre rosso, classica, eterna, chic, importante e piena di rabbia e dolore. Il ritmo alternato, a tratti lento e a tratti frenetico quasi vertiginoso, alimenta nell’ascoltatore l’ansia di scoprire che ci siano «troppe cose vere da sputare» e nel frattempo respirare «ossigeno in vena» per poi ritornare «nel solito posto… Ottobre nel rosso… Il mare nel fosso». Le sorprese della band finiscono con le tre bonus track, Es-senza, il primo pezzo scritto che ha segnato l’inizio della loro carriera; Malinconie anche questa composta tanti anni fa e dulcis in fundo E così sia, il brano composto da Giuliano per Mina e riproposto dalla sua inconfondibile voce. Una raccolta di successi insomma, che non è proprio un greatest hits, ma solo un pretesto per rimettersi in gioco ancora una volta, senza chiudere del tutto i ponti con il passato. «Avevamo una trentina di pezzi, da cui poteva venir fuori un album, ma non volevamo chiudere il percorso di Casa 69 che è stato l’apice del nostro successo, non ancora, non oggi» così si giustifica la band, che tra vecchi e nuovi testi ci fa rimanere sempre in quel posto che non c’è.


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