Come vi dicevo, ho concluso, sigh, le mie due settimane pugliesi. Addio alla bella casetta bianca senza tetto (intendo tetto piatto, va bene andare a risparmio ma non esageriamo
Ci trovavamo a Posto Rosso, piccola frazione di Torre San Giovanni, una località portuale easy e pratica. Qui abbiamo comprato il pesce fresco dagli unici pugliesi simpatici incontrati, partecipato a concertini serali di pizzica che, sì in effetti dopo mezz’ora te la squaglieresti volentieri, bevuto in uno dei tre locali esistenti, mangiato un gelatino per la passeggiata.. In conclusione, decisamente una zona per famigliole. Dei ristoranti che abbiamo testato, vi consiglio il migliore: Posto Divino.
Personale gentilissimo ed accogliente, cena fantastica, pesce freschissimo, prezzi bassi come in quasi tutta la Puglia (parlo rispetto a Torino, dove un primo di pesce non costa mai meno di 12 euro: in media 5 euro in più dei ristoranti pugliesi)
Il pro di una località così piccina è la vicinanza con le altre mete: Torre San Giovanni è infatti a mezz’ora da Gallipoli e da Leuca e ad un’ora da Lecce e Otranto. Clausola importante: una delle spiagge più belle che abbia mai visto si trova a 5 minuti di auto da qui: per indirizzarvi, la zona è quella del Bora Bora Beach, davanti c’è un parcheggio a pagamento da 2 euro la giornata e si riesce a scroccare docce gratis al lido a fianco. Acqua linda, sempre bassa, isolotti da raggiungere a nuoto (fatto), sabbia sottile. Sì, siamo anche andati a visitare la famosa spiaggia chiamata ‘Maldive’, ma non aveva nulla a che vedere con la ‘nostra’. Punta Suina invece (ma i nomi glieli avrà dati un macellaio? Parlo anche di Punta Prosciutto) è davvero bella come sembra in foto.
Passando oltre, casomai vi trovaste in villeggiatura da queste parti, vi consiglio di farvi qualche giretto nelle cittadine qui di seguito. Macchina obbligatoria: dei taxi qui non c’è l’ombra! E occhio ai controlli: ce ne sono a manetta.
Gallipoli
Vi avevo parlato di questa nuova capitale del divertimento qui, ma ora mi fermo a descrivervi il centro della cittadina. In sé Gallipoli non è così bella da vedere come gli altri paesi, ma è una valida alternativa se si è alla ricerca di svago. Il centro storico si divide in due: la zona dei locali (che non sono riuscita a vedere) e quella dei negozi e ristoranti. Il mercatino è sempre presente per soddisfare le richieste dei turisti: troverete vagonate di corallo, un po’ come a Tropea in Calabria, venduto sottoforma di gioielli, ma anche pensierini simpatici, squaletti imbalsamati (mmmh..), vecchine pronte a farti i tarocchi.. Insomma di tutto un po’.
Lecce
Dopo cinque minuti che percorrevo le stradine di questa caratteristica cittadina, già pensavo ad un possibile trasloco (e a dove mettere le gambe sotto il tavolo..) Città tranquilla, offre un fantastico centro storico dove non può mancare la visita all’anfiteatro romano, alla basilica di Santa Croce e alla chiesa di Santa Chiara. Vi consiglio, come regola generale, di evitare i ristoranti turistici – quelli situati proprio di fronte ai palazzi storici e nella via centrale – semplicemente perchè il servizio non è mai dei migliori; preferite invece le piccole trattorie e le osterie nascoste nelle stradine più strette, dove gustare i prodotti tipici regionali accompagnati dal miglior vino.
Un consiglio rapido per lo shopping? Il negozio Vintage di via Templari accontenta i gusti di tutti, tra moto d’epoca e bustini in paillettes, mobili d’antan e lampade kitsch. E’ stato lì che ho realizzato il mio primo acquisto di abbigliamento vintage: una camicetta coloratissima corta sotto al seno, 25 euro: un affarone!
Otranto
Piccola città di mare dai tratti tipicamente salentini, si riempe d’estate e si svuota totalmente d’inverno.
La prima tappa è stata culinaria, (tanto per cambiare..) presso il ristorante Il Ghiottone. Lì ho potuto degustare una novità per il mio palato: i ravioli del marinaio, farciti di spada con sugo rosato di gamberetti.. Yum! Consiglio questo locale anche per i celiaci – come la mia amica – che è riuscita, dopo tanto tempo, a scorpacciarsi un piattone di pasta (di riso, of course) ai frutti di mare.
Per digerire la magnata, nulla di meglio della classica passeggiata tra i vicoli che scorrono all’interno del castello di Otranto. Una processione sarebbe stata più semplice: abbiamo camminato soffocati dai turisti per la metà del tempo. Nonostante ciò, sono riuscita a fare incetta di prodotti tipici + costumini in saldo!
Leuca
Con la scusa di trovare una cara amica, abbiamo fatto un giro alla notte bianca avvenuta una decina di giorni fa: piazze in festa, concerti e mercatini. Leuca ha un centro minuto ma carinissimo, ma se pensate di andarci per fare il bagno, sappiate che la costa è fatta di soli scogli. O avete le scarpette apposite, o rischiate di farvi male. I locali nel centro non sono molti, ma sono rimasta colpita dal Riz, colmo di giovani e con la musica giusta che piace a me, e dal chioschetto a forma di ananas che colora la strada.
Conclusione: mi è spiaciuto non riuscire a vedere altre zone imperdibili come Alberobello, famosa per i trulli, ma tutto sommato in due settimane la priorità era rilassarci e mangiare bene, e ci siamo riusciti alla grande! La Puglia è una terra fantastica e mi è spiaciuto aver trovato un po’ di antipatia verso i turisti da parte dei pugliesi stessi.. Spero di potermi ricredere in futuro!
Beth