Nel cuore triste dell’inverno
le mani gelate
gli occhi torvi
le guance ghiacce
i sorrisi forzati
le parole distratte
di chi vuole
la luna in liquidazione
e non sa dare un senso
agli altri e a se stesso.
Come animali senza luce
solitudini ottuse
paure ignote
di figli mancati
di amori violenti
di un tempo bello che fu
e non è
e non sarà
mai più.
Ombrelli che gocciolano
ruote che fendono l’asfalto
ovattate di pioggia
un presagio di neve
secca e dura
e non c’è nessuna primavera
nell’aria.
Patrizia Poli