Nel futuro di Enoteca Italiana meno spese e più progetti

Da Winestation @winestation2013

Rilanciare il ruolo nazionale di Enoteca Italiana nello scenario della promozione del vino italiano; procedere nelle riforma dello statuto nell’ottica di renderlo più snello nella sua operatività e avviare nuove progettualità innovative. Va in questa direzione la “nuova stagione” dettata dal Commissario straordinario, Stefano Romagnoli, in carica per 6 mesi da settembre scorso per risanare lo storico Ente vini che ha sede a Siena dal 1933. Nel frattempo è stato consensualmente risolto il rapporto con il Segretario Generale, Fabio Carlesi, e sono state avviate le procedure per l’utilizzo degli ammortizzatori sociali a favore dei dipendenti (circa 15). Approvata anche l’alienazione di alcuni asset dell’Ente che avverrà tramite specifici avvisi pubblici. “Enoteca Italiana è ancora apprezzata a livello nazionale e internazionale – ha detto stamani ai nostri microfoni Stefano Romagnoli – ma sconta la crisi economica e le difficoltà in atto del settore pubblico, specie nei rapporti con i Ministeri che ritardano certi pagamenti. Questi duplici fattori hanno creato un circolo perverso dal quale occorre uscire il prima possibile. Per questo vogliamo rilanciare la progettualità di ampio respiro di Enoteca Italiana, come nel caso di Vino&Giovani, dell’Atlante dei vini e delle mission in Estremo Oriente, cercando inoltre di sfruttare tutte le opportunità offerte dalle nuove tecnologie, attraverso una struttura competente in termini di internazionalizzazione e servizi a favore delle aziende. Nel frattempo lo statuto deve essere riformato per renderlo compatibile con le nuove norme e soprattutto più snello. Attualmente ci sono l’assemblea dei soci, il Cda, il Consiglio Direttivo e il Segretario Generale: decisamente troppi e specchio di un’epoca che non esiste più. Stiamo inoltre parlando in modo costruttivo con i sindacati per tutelare le professionalità esistenti all’interno di Enoteca Italiana ma anche per trovare un’intesa a favore dell’equilibrio di bilancio”. Altre novità sono attese per i primi di marzo quando sarà perfezionato il nuovo assetto statutario dell’Ente che oggi conta 622 imprese che vi aderiscono.



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