Un dì, s’io non andrò sempre perdendo
di voto in voto, me vedrai seduto
su ‘l tuo scranno, o Silvio mio, godendo
il posto da’ tuoi perfidi falchi ceduto.
Il Bondi or col suo dì Dudù traendo
parla di me col tuo seggio muto,
ma io deluso a voi il dito tendo
e sol da lunge la Biancofiore saluto.
Sento le avverse toghe, e le secrete
cure che al viver tuo furon tempesta,
e chiedo anch’io al tuo posto quïete.
Questo di tanta speme oggi mi resta!
Italiche genti, almen a lutto vestite
le colonne della patria in festa.
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Featured image, ritratto di Ugo Foscolo, 1813