Per il giorno della memoria, anche se passato da poco, voglio ricordare la storia di un padre.
Si tratta di August Landmesser. Era un operaio della Blohm & Voss la cui unica colpa è stata di aver amato e sposato Irma Eckler, una donna ebrea. Fu incarcerato e poi spedito con l'esercito in qualche fronte della Seconda Guerra Mondiale. Dal loro matrimonio nacquero due figlie, Irene e Ingrid. Molti anni più tardi la figlia Irene ha creduto di riconoscere suo padre in una foto pubblicata da un quotidiano tedesco. L'immagine che ha visto è di una forza dirompente. Nel cantiere di Amburgo al momento dell'inaugurazione di una nave scuola della marina militare la folla saluta l'arrivo di Hitler alzando il braccio destro. Centinaia di persone omaggiano il Fuhrer con un saluto, tranne uno. Proprio August Landmesser. Questa storia, che non conoscevo, mi ha colpito molto. Innanzitutto perché si tratta di una foto attualissima, da tutti i giorni. Perché esprime la forza e il coraggio di un uomo nel difendere le proprie idee anche se tutti intorno la pensano diversamente o fa più comodo far finta di pensarla diversamente. Stiamo parlando di un periodo nel quale affermare le proprie idee significava mettere a rischio la propria vita.Poi perché si tratta di un padre, la cui scelta gli ha definitivamente precluso la possibilità di crescere le proprie figlie. Forse non si possono accettare certi compromessi neanche per il bene della propria famiglia, per tenerla unita, per farla andare avanti. Non ho una risposta. Bisogna viverli certi momenti. Forse, al contrario, proprio l'amore per la propria famiglia gli ha dato la forza di fare quel gesto. Vi invito a condividere questa storia per tutto quello che rappresenta. In questo documentario l'intervista alla figlia