Nel nome di Bill.

Creato il 24 gennaio 2011 da Bebbevil

Un pizzico di storia, un po’ di critica e una buona dose di incertezza è la ricetta peggiore per iniziare la settimana.

Cominciamo con la storia. C’era una volta un uomo .. no. C’era una volta un uomo con un il suo pensiero .. no. C’era una volta in America un uomo che attraverso il suo modo di pensare rivoluzionò il mondo della comunicazione. Quell’uomo era un pubblicitario. Era William Bernbach meglio conosciuto come Bill Bernbach. Nel 1959 quando il pensiero in America era “Think Big” lui disse “Think Small”. Un folle. Ma come dice una famosa pubblicità degli anni ’90 “.. solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo lo cambiano davvero” (Apple). E Bill attraverso quelle 2 parole fece uno dei più famosi annunci della Volkswagen Beetle e di tutto il mondo della comunicazione. Il Maggiolino ebbe in America un enorme successo. Forse lo avrebbe avuto lo stesso. Forse no.

Passiamo alla critica. Questo è il nuovo annuncio della Volkswagen ideato dalla Ogilvy di Cape Town. È una multisoggetto stampa che vede come protagonista tre “semplici” frasi entrate ormai nella storia. “Small can be powerful”. L’ispirazione è evidente, ma il contesto storico differente. Mentre quella fu una rivoluzione questa forse è già stata dimenticata. Ma probabilmente non aveva neanche troppe pretese. Infatti non mi sento di bocciarla, anche perché chi sono io per farlo. L’unica cosa che posso fare è giudicare da spettatore, e posso dire che non mi farà comprare la macchina, anche perché chi cià i sordi.

E ora visto che sono incerto sul sviluppare l’incertezza, vi rimando ad un link ironico che racchiude in se un po’ di quei dubbi che vengono a chi sta provando ad entrare nel mondo della pubblicità. Ecco a voi.


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