È di cinque morti, secondo fonti governative e delle Nazioni Unite, il bilancio dell’attacco avvenuto il 5 gennaio a Nampala, in Mali, 530 chilometri a nord-est della capitale Bamako.
Secondo quanto riporta la stampa locale, che cita fonti governative, gli assalitori sarebbero arrivati in città a bordo di due fuoristrada e di una ventina di moto e avrebbero abbandonato la città subito dopo la sparatoria, che aveva come obiettivo una base militare.
Le stesse fonti sostengono che rinforzi per l’esercito siano stati inviati da Tessalit.
Poco chiare al momento le responsabilità dell’azione, attribuita alternativamente ad elementi islamisti o ad altri gruppi armati attivi nel nord del paese come il Maa (Movimento arabo dell’Azawad) e l’Mnla (Movimento nazionale di liberazione dell’Azawad, tuareg).
Nella zona si erano recentemente verificati scontri tra diverse fazioni armate, e gli uomini dell’Mnla si erano trovati ad affrontare quelli del Gruppo di autodifesa tuareg imghad e alleati (Gatia), considerato vicino al governo maliano.
Gli attacchi contro l’esercito nazionale e la missione Onu presente nel paese (Minusma) continuano a essere, purtroppo, frequenti.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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