Nel prossimo autunno: Black and White e geometrie astratte

Creato il 23 settembre 2015 da Harimag

La moda detta lo stile e continua a dare sfogo alla creatività.

Da Fausto Puglisi a Emilio Pucci; per la collezione dell’autunno-inverno 2015-2016, gli stilisti, infatti, diventano promotori di un’estetica ipnotica che torna ad imporsi nel guardaroba invernale. Geometrie astratte presenti su ipnotiche mise fatte di grafismi e pattern che sembrano uscite dagli archivi di Alberto Fabiani.

Gli stilisti sembrano investiti da un'onda di fantasie labirintiche e astratte in black and white, a metà tra la Swinging London degli anni '60 e gli psichedelici '70.

Profeti del neo astrattismo sono Fausto Puglisi, Emilio Pucci, Loewe, Salvatore Ferragamo e Aquilano. Rimondi.

La donna disegnata dallo stilista siciliano Fausto Puglisi per Emanuel Ungaro è attorniata in bicromatici minidress, cappotti dai volumi sartoriali e rigorose silhouette, in una collezione che vede protagonisti i colori bianco e nero, cromie e motivi che il designer mescola anche ai tessuti opulenti e ai tagli grafici della sua linea omonima. 

Nell'ultima collezione disegnata da Peter Dundas, per Emilio Pucci, ondeggiano grafismi, anche qui con colori bianco e nero, che sembrano imporre un nuovo concetto di donna urbana, restando in qualche modo ancorata alle origini. La collezione della griffe fiorentina è infatti un omaggio ai capi in bianco e nero realizzati dal marchese Pucci negli anni '50, solo che nel 2015 a dominare la passerella sono scenografici cuissard ricamati en pendant con i minidress, tempestati entrambi di paillettes. 

Geometrie astratte in apparente disordine sono presenti anche nello stilista Loewe, in una collezione in cui motivi grafici e pattern astratti si stagliano su pelle e suède di tuniche, top, pantaloni e maxi coat. In passerella J. W. Anderson estende la sua geometria anche agli stivali e alle borse, come la classica 'puzzle', it bag del brand iberico, non per questo esente dai grafismi, e viene ridipinta in tinte pop.

Inoltre, Salvatore Ferragamo celebra un inno alla geometria di Mondrian, dove Massimiliano Giornetti disegna una donna avvolta in fantasie e pattern grafici, dal coat in pelliccia patchwork, fino alle gonne in tweed e ai vestiti sotto al ginocchio, il tutto tinto nella palette del marrone, ruggine, bianco e rosso vermiglio. 

Infine, stampe optical irrompono anche nella collezione di Aquilano.Rimondi, con astrazioni e linee geometriche, ma comunque minimali, che vanno dai tubini alle bluse smanicate, fino alle gonne longuette in georgette.