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Nell’egitto del dopo mubarak si cerca di creare un dialogo di convivenza tra i cristiani e musulmani

Creato il 13 giugno 2011 da Madyur

Il 1 gennaio un terrorista suicida si è fatto esplodere di fronte alla Chiesa dei Santi, in Alessandria , mentre si celebrava l’anno nuovo per i copti. Furono 21 i morti e 70 i feriti. Nei giorni seguenti i copti del Cairo manifestarono davanti alla Cattedrale di San Marco , sede del loro capo spirituale, perché i rappresentanti del governo erano venuti a presentare le loro condoglianze a papa Shenuda III. Vi sono stati scontri violenti con la polizia , l’ex presidente Mubarak andò in televisione a denunciare mani straniere nell’attentato di Alessandria.

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Da allora a Piazza Tahrir , fulcro della protesta egiziana contro Mubarak, si è assistito a promettenti manifestazioni di riconciliazione religiosa. E’ apparso un nuovo simbolo : una croce iscritta all’interno di una mezzaluna. Sono stati creati piccoli spazi in cui i fedeli delle due religioni potevano fare le loro devozioni.

Ma da quando la piazza si è svuotata , il clima è andato progressivamente peggiorando. Il 7 maggio uno scontro tra copti e musulmani ad Imbaba ha provocato una dozzina di morti , 200 feriti e due chiese incendiate. L’8 maggio i copti hanno formato un gruppo di autodifesa ed effettuato un sit – in di fronte al ministero degli Interni. Il 14 maggio copti e musulmani si sono dati ancora battaglia e ci sono stati 55 feriti.

I copti si considerano discendenti dei cristiani evangelizzati dall’apostolo Marco durante i suoi soggiorni ad Alessandria , quindi si considerano più egiziani dei musulmani. E questi trattano i copti con odio religioso e invidia per i loro innegabili successi economici. Il Sistema Mubarak era riuscito ad accontentare i musulmani, senza scontentare i copti. Oggi l’integralismo religioso riparte all’attacco con i copti in difesa.

Le autorità cercano in tutti i modi di calmare gli animi. Alla viglia di Pasquetta un capo Supremo dell’Esercito ha fatto visita solenne alla Cattedrale di Santa Maria nel quartiere di Giza e ha stretto calorosamente la mano dei preti e dei copti che lo attendevano di fronte alla Chiesa. Due settimane dopo , mentre copti e musulmani si combattevano di fronte al Ministero degli Interni , papa Shenuda ha esortato i suoi fedeli a disperdersi e a tornare a casa.

Uno dei fautori della pace tra religioni è il Grande Imam dell’Università di Al Azhar , Ahmed El Tayeb. E’ la principale autorità religiosa della più autorevole istituzione accademica dell’Islam , una carica che conferisce alle sue posizioni un prestigio pari a quello del grande Ayatollah iraniano nel mondo sciita. Anche El Tayeb , nei giorni della primavera araba egiziana, è stato mire di contestazioni, dato che è stato nominato da Mubarak.

El Tayeb ha creato con papa Shenuda III e altri esponenti religiosi una “Casa della famiglia” , in cui si lavora per creare le condizioni per migliorare le condizioni per una migliore convivenza tra musulmani e cristiani. Si è cercato di eliminare manuali e programmi scolastici che possono indurre all’odio religioso. Vengono trasmessi programmi dove vari appresentanti di fedi diverse i confrontano sui testi sacri.


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