“Nell’inferno di Scientology” – Tutta la verità sulla setta raccontata dalla nipote del leader

Creato il 08 febbraio 2013 da Nelpaesedeibalocchi @YleniaBonzi

Jenna Miscavige Hill racconta l’esperienza sconvolgente della sua vita all’interno di Scientology prima che lei l’abbandonasse nel 2005, a 21 anni.

Jenna è la nipote di David Miscavige, leader della setta subentrato dopo la morte di L. Ron Hubbard. I genitori di Jenna entrarono nella setta quando lei aveva appena due anni, pertanto si può dire che Jenna è cresciuta in Scientology. Dai 6 ai 12 anni ha vissuto nella proprietà californiana di Scientology nota come “il ranch“. Lì, secondo le dichiarazioni della giovane donna, oltre a ricevere una pessima formazione da parte di insegnanti non qualificati, scopre l’orrore del lavoro minorile che i seguaci impongono ai bambini della setta.

“C’erano questi progetti che prevedevano il trasporto di sassi, dovevamo estrarli dal torrente e poi trasportarli su per la collina, impilarli e costruire muretti di sasso”

A soli 16 anni è stata costretta a non frequentare più i genitori, i quali avevano deciso di chiudere con Scientology. Basta lettere, basta telefonate, basta contatti col mondo esterno. Scientology diventa la sua famiglia, il suo orizzonte, la sua prigione. Dichiara di aver subito le confessioni forzate, la detenzione in locali contro la sua volontà e lunghi periodi di isolamento. Le venivano poste domande in continuazione, del tipo “Hai fatto qualcosa di immorale?!“. Questi trattamenti di controllo avvenivano in una stanza spoglia e davanti a una sorta di macchina della verità: se l’apparecchio rivelava alterazioni della voce, la verità del macchinario prevaleva su quella di Jenna.

“Ciò che ha reso tutto questo particolarmente devastante è stato non solo la natura intrusiva delle domande, ma il fatto che coloro che mi interrogavano erano spietati. Non ponevano la questione una volta per tutte, ma la stessa domanda mi veniva fatta decine di volte. E ognuna di queste cresceva la paura di essere contraddetta da quella macchina”

Jenna ha inoltre denunciato le pratiche oppressive della setta, che includono l’aborto forzato e l’abuso, e i trattamenti di favore riservati alle star di Hollywood.

Jenna Miscavige Hill ha riferito di aver cominciato a rendersi conto che doveva andarsene soltanto anni dopo che i suoi genitori lo avevano fatto.

“Non avevo una vita. Non riuscivo a godermi le cose”

Sulla sua esperienza ha anche scritto un libro: ‘Beyond Belief: my secret life inside Scientology and my harrowing escape’. Il libro, che ha fatto grande scalpore negli Stati Uniti, è ora in uscita anche in Italia per Rizzoli dal titolo ‘Scientology. Ci sono nata. Ci sono cresciuta. Sono scappata‘.

Dopo aver lasciato la setta nel 2005 Jenna ha inoltre creato un gruppo di sostegno per altri ex-appartenenti a Scientology in collaborazione con Kendra Wiseman e Astra Woodcraft, creando il sito web ExScientologyKids.com. Il sito si propone di fornire un supporto ‘privo di giudizio’ per quelli che sono ancora in Scientology, discussioni e dibattiti per coloro che l’hanno già lasciata e persino una pletora di facile comprensione per i curiosi.

Jenna non è l’unica a denunciare Scientology. Tra gli altri, Marty Rathburn che ha dichiarato di aver lasciato la setta dopo aver sopportato abusi fisici ed essere detenuto in “The Hole“, una prigione istuita dal Miscavige dove i prigionieri sono obbligati a dormire sul pavimento e mangiare gli avanzi freddi.

Scientology, oltre a Tom Cruise, è la religione di moda tra molte celebrità: John Travolta, Kristie Alley, Lisa Marie Presley, Jason Lee, Laura Prepon, Elisabeth Moss e così via.

YB


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