Semine in Semenzaio: possiamo inziare a seminare erbacee perenni o annuali dalla fioritura precoce come Begonia Tuberosa, Begonia Semperflorens, Calceolaria, Geranio Zonale, Salvia Ornamentale; sempre in zona calda, bocca di Leone, Portulaca e Garofano. Per le piante da orto iniziare la semina di valerianella, bietole e spinaci, ravanelli, carote, prezzemolo, cipolle e cipolline, cavoli estivi, lattuga e radicchio da taglio, anche pomodori. Propagazioni e Trapianti: si possono effettuare talee di di specie a fusto tenero come i Pelargoni, o mettere a dimora arbusti tuberose a radice nuda; si possono dividere i cespi delle vivaci. Potature: si possono cimare le siepi come anche gli arbusti rustici che fioriranno in estate, autunno o inverno; potare anche le rose, soprattutto i rosai rifiorenti a 15/20 cm di altezza e limitarsi invece a sfoltire quelli non rifiorenti. Potare ancora piante quali la buddleja Davidii, Caryopteris, Hibiscus Syriacus, Weigela. Non toccare invece gli arbusti a fioritura primaverile che, potati adesso non fiorirebbero più. Rosai: continuare la messa a dimora delle piante a rdice nuda. Potare le varietà rifiorenti , accorciando i rami secchi oppure fino ai nuovi germogli con taglio netto e diagonale. Fare la legatura ai sostegni.
Camelie ed altre Acidofile: per i nuovi impianti, impiegare terriccio acido; per le piante che invece sono a dimora da anni, rinnovare parte del terreno in superficie, sostituendolo con quello nuovo. Bulbi: controllare periodicamente i bulbi che stiamo conservando per la prossima piantagione; manteniamoli inun locale asciutto e spolevriamo dello zolfo in polvere se notiamo delle piccole guastature. E' inoltre il momenti di acquistarne a fioritura estiva e di godere delle prime fioriture primaverili. Spargere delle cenere se notate l'azione di lumache e limacce, presenti soprattutto in zone molto umide. Terreno: effettuare ancora quelle operazioni di pulizia e di ripristino del terreno, necessarie in questo momento; togliere quindi tutti iresiduidelle ultime colture, frutti non maturi, scarti vegetali, malerbe che non hanno smesso di crescere durante l’inverno. Eliminiamo, allora, tutto ciò che può essere allontanato, bruciato, interrato o posto nella compostiera. Inoltre iniziamo anche a zappettare il terreno, effettuando ad anni alterni, o al massimo ogni tre, anche una vangatura a doppia profondità per scongiurare che lo strato superficiale vada soggetto a “stanchezza”, cioè ad un eccessivo sfruttamento selettivo di alcuni nutrienti. Verso fine mese, incorporare un ammendante.