Nella carne, di Sara Bilotti

Creato il 10 marzo 2013 da Rivista Fralerighe @RivFralerighe

Da Fralerighe Crime n. 4

Nella carne (Termidoro edizioni, € 14) è una raccolta di racconti scritta da Sara Bilotti, autrice napoletana al suo esordio, dallo stile personale e promettente.

La raccolta si suddivide in dodici racconti.

Al centro di questi, ambientati in una periferia cittadina mediocre, gretta e cattiva, vi è il lato oscuro: delle persone e della vita. Violenze, abusi, solitudine, sofferenza (inferta e subita), rabbia, invidia, odio e tanto altro trovano spazio in queste storie, viscerali e dolorose, capaci di far sentire “i serpenti nella pancia” ai lettori, per usare un’espressione cara all’autrice (e che mi ha molto colpito).

I personaggi che affollano queste pagine sono tra i più disparati, ma tutti strettamente legati al quotidiano. Non ci sono eroi né tantomeno antieroi, in questi racconti. Ma gente “normale” che soffre e fa soffrire, che tenta di non annegare nel mare oscuro del Male, con fortune alterne.

Ciò che più mi ha colpito è lo stile di Sara Bilotti. Lei non si limita a mostrare, come vuole il mantra della scrittura creativa moderna, lo “show don’t tell”. Non mostra e non racconta: si fa da parte. Sara Bilotti ti porta dentro una palude, ti da una bombola d’ossigeno e, appena l’hai allacciata, ti spinge nell’acqua melmosa, con un colpo leggero ma letale. Ti fa sprofondare nel marcio limitandosi a dare l’input, svanendo subito dopo, per lasciare il campo al Buio. Il buio della mente, ma soprattutto quello che si nasconde in fondo al cuore. Un buio profondo, totale, che distrugge e fagocita, che tutti prima o poi abbiamo conosciuto, ma che pochi, anzi pochissimi sanno rendere così bene.

Nel complesso un ottimo esordio. Dovendo dare un voto, darei un 8/9. Peccato per il formato: non sono un estimatore della raccolta di racconti. Sono più che sicuro che Sara Bilotti sia capace di scrivere un bel romanzo, viscerale e oscuro ma al contempo leggero, come le storie che compongono Nella Carne.

Che dire, non ci resta che aspettare fiduciosi. E consigliare Nella Carne agli amici, ovvio.

Aniello Troiano



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