(Dedicata a P.B.)
Ho rivisto ieri sera le ultime foto.
Quelle di quel pranzo
rubato nella pausa,
dove in mezzo ad altri
potevamo stare vicini,
sfiorandoci solo un braccio
e volando in paradiso con lo sguardo.
Quelle foto che ancora
non ho avuto il coraggio di strappare.
Ma anche se lo facessi,
tu ci saresti sempre
nel cuore e nell’anima.
Inciso a fuoco come
un marchio indelebile,
che mi scorrerà
per sempre nelle vene.
In una vecchia scatola di cartone
ne scorgo un triangolino adimensionale,
di quelle che nel passato
sono riuscita a brciare.
L’ho fatto violentandomi,
strappando dal mio corpo,
che era soltanto tuo,
la linfa vitale che solo tu sapevi darmi.
Lo guardo e sorrido tra le lacrime:sei tu.
Il tuo viso,che sorride puro e sereno
non si e’ strappato.
Ho provato a ridurlo
in mille pezzettini
ma e’ ancora li’
che mi sorride…
Come faccio a dimenticarti?
Come togliere dalla mente
quei pochi ma intensi momenti
d’amore purissimo e irreale
trascorsi insieme?
Ho corso fino a non avere più fiato,
ho dormito nuda avvolta solo
dal tepore del tuo respiro.
Non avevo freddo, nè fame, nè sete,
solo fame e voglia sconfinata di te
delle tue carezze,le poche rubate
che mi hai potuto fare, febbre e desiderio
di averti dentro di me…
Ho attraversato monti e mari sconosciuti,
avrei mangiato erba e sassi
se tu me lo avessi chiesto
pur di restare con te per sempre.
Ma e’ stato solo un attimo,
e non eravamo più insieme.
Tu dilaniato dai sensi di colpa,
io pazza di te,ho dovuto dirti
addio per sempre.
Come stai ora amore mio perduto?
ti aspetterò e ti ritroverò
nella prossima e attesa vita.