E partii così, come direbbe una vecchia zia, alla garibaldina. Solo una cosa mi fu chiara fin dal primo post: Radio Cole non doveva avere scadenze. O un progetto. Niente. Niente di niente.
Il mio blog doveva svilupparsi così: alla membro di segugio. Orgoglioso nel proprio disordine.
Dopo tanti anni. Così tanti che quasi non ci si crede. Radio Cole continua nel proprio spirito disorganizzato ed istintivo. E, a ulteriore esempio di ciò, vi è il post di oggi.
Solo ieri lamentavo di aver poco tempo per navigare alla ricerca di idee interessanti.
Solo ieri quasi mi scusavo per riuscire a dare poco spazio alla rubrica Nella Rete.
Solo ieri era così. E oggi ta-daaa, fra capo e collo, vi offro un altro post della stessa serie. In silenzio per settimane e poi due articoli consecutivi.
Se fossi una blogger seria, di quelle professionali, questo post l'avrei programmato, magari pubblicato, fra una decina di giorni. Ma io tale non sono, come ben sapete. E quindi, a meno di 24 ore da una segnalazione ve ne propino un'altra.(*)
Trascorrerà un' estate a bordo del suo vecchio furgone. Un'estate a portare libri per tutta la Sicilia.
Filippo non è un imprenditore, la sua idea non è incentrata sulla vendita di libri che, in questo paese, non ha mai arricchito nessuno, ma sul desiderio di diffondere il piacere della lettura. La curiosità della scoperta. L'amore per il racconto.
Questo viaggio, che andrà dal 9 agosto al 2 settembre, lo si può seguire, spiare, sostenere sul blog "Pianissimo, libri sulla strada". Questa sì, una pagina che un obiettivo ce l'ha: raccontare un'avventura. Un'avventura pazza ma semplice. Divertente ma seria. Breve ma, spero, intensa.
E chissà che questa idea non faccia proseliti in giro. E che la nostra penisola non si riempia di furgoncini carichi di parole.
Buon viaggio Filippo, Radio Cole fa il tifo per te!
(*)Se fossi una blogger seria eviterei anche delle introduzioni così lunghe, che fanno scappare 3/4 dei lettori ancora prima di arrivare all'argomento centrale del post. Ma, è più forte di me, mi piace menare il can per l'aia.