Una di queste certezze è che non ci sono più le mezze stagioni, anche se, sinceramente, a questo punto della mia vita comincio a chiedermi se siano mai esistite davvero.
Come ogni anno ci troviamo improvvisamente a dover indossare voluminosi maglioni di lana senza neanche aver avuto il tempo di togliere dall'armadio il vestitino leggero e scollato, il famoso cambio di stagione.. anche se mi è sembrato di capire, che orami sono rimasti in pochi a farlo.
Chissà perchè.
Forse ci sono meno vestiti per via della crisi economica.. mmm nhaaa.. dev'essere sicuramente per via dei locali super-riscaldati che ti permettono di ordinare un coctail in prendisole anche a gennaio, facendoti venire subito dopo, una bella congestione perchè sei uscita a fumare una sigaretta al freddo e al gelo.
Ma sto divagando..
Dicevamo che come ogni anno, è arrivato l'inverno, anche se il mio amato si ostina a chiamarlo autunno fino a quando non sente l'esigenza di mettere due maglioni contemporaneamente.
E' arrivato ufficialmente 3 giorni fa, annunciandosi con una leggera raffica di vento.
Raggomitolata un po' sul divano, un po' sul consorte, stavo trascorrendo la serata a guardare la tv, e insomma, sarebbe stata una piacevole serata, se avessimo avuto gli infissi fighi e moderni della vecchia casa, così la tv sarei riuscita anche a sentirla, oltre che guardarla.
Ti manca qualcosa dei tuoi primi 50 metri quadri?
Si, gli infissi.
Mi sembra doveroso a questo punto specificare che tra le tante cose che proprio mi innervosiscono possiamo collocare il vento al 5 posto circa, e mi sembra invece superfluo approfondire sulla lunghezza della mia lista.
Sembrava di stare a Trieste quando c'è la bora, che poi io non ci sono mica stata a Trieste quando c'è la bora, l'ho vista al telegiornale, e sinceramente quando mi sono affacciata per guardare in strada mi è sembrato tutto abbastanza simile (merito anche dello spiffero dritto in faccia che proveniva fiero dai nostri infissi antidiluviani).
Poi s'è fatta ora e siamo andati a dormire.
Alle 5:30 mi sveglio, che palle, devo fare pipì.
Che c'è? voi non la fate?
Insomma mi alzo, e visto che sento rumori di tempesta, guardo fuori per vedere se piove.
Non piove, però noto che le mie sedie da balcone (4 e impilate tra loro) sono state spinte contro la ringhiera, una passeggiatina di un paio di metri.
Torno a dormire e faccio un sogno assurdo.
Sogno il balcone pieno di cose portate dal vento, altre sedie come le mie, però azzurre, ancora altre sedie sempre dello stesso modello e sempre azzurre, però piccole! E inoltre: piante abbastanza piccole e abbastanza carine con tanto di vasi di ceramica, chissà per quale assurdo motivo perfettamente integri, e gran finale.. una coppia di infissi di legno con accanto il mio indaffarato consorte che dice "ti avevo detto di chiudere bene!"
Mi sveglio giusto un tantino stravolta..
Mi alzo e fortunatamente sul mio balcone è tutto ok.
Fino alle 11, quando il tavolino del balcone si schianta amorevolmente sulle sedie del balcone e mi costringe a portare tutto dentro, ma soprattutto mi costringe a fare una simpatica rappresentazione teatrale, molto apprezzata da uno spettatore sconosciuto del palazzo difronte: Ce la farà la simpatica donnina incappucciata a chiudere la finestra controvento senza rompersi un braccio?
Poi la giornata prosegue e mentre pranziamo vediamo sfrecciare una delle mie piante suicide, che fortunatamente si spiaccica anch'essa sulla ringhiera, invece di andare di sotto a colpire qualche povero triestino..
Che dire..
Ho finalmente capito il perchè di tutte queste verande circostanti!