Leslie Daniels
Statunitense, Leslie Daniels ha lavorato nel cinema, in pubblicità, presso un’agenzia letteraria e ha pubblicato racconti per diverse riviste. Con questo suo primo romanzo è stata accolta dalla critica e dal pubblico come una voce nuova e originale nel panorama della narrativa USA.
Sito: Leslie Daniels
Autore: Leslie Daniels (Traduttore: S. Castoldi)
Serie: //
Edito da: Giunti (Collana: A)
Prezzo: 12.00€
Genere: Romanzo
Pagine: 372 p.
Voto:
Trama: Una mattina di primavera, nel piccolo paesino di provincia in cui vive, Barbara Barrett sta caricando la lavastoviglie mentre suo marito la osserva lì di fianco. Quando comincia a darle istruzioni su come dovrebbe disporre piatti e bicchieri, Barbara ficca a casaccio una tazza di caffè tra le stoviglie, prende la porta e se ne va. Un gesto che le farà perdere tutto, persino la custodia dei bambini. Ma con i guadagni di un lavoro un po’ strambo – rispondere alle lamentele della gente per una nota marca di gelati – Barbara è determinata a ricominciare tutto da capo: rivuole i suoi figli con sé, costi quel che costi. E mentre è intenta a ripulire di buona lena la casa che ha appena comprato, sul fondo di un cassetto trova un manoscritto misterioso, forse appartenuto nientemeno che al grande scrittore Vladimir Nabokov. La vita toglie, la vita dà. Infatti, per una serie di coincidenze che solo il destino può regalare, per Barbara tutto cambia. Certo, forse non proprio nella direzione che pensava… Ma quando il caso decide di metterci lo zampino bisogna davvero essere pronti a tutto. Fresco e commovente. Per chi non ha smesso di credere nelle infinite possibilità della vita.
Recensione
by CriCra
Nella vita tutto può cambiare di Leslie Daniels è un romanzo d’esordio che seppur tratti tematiche serie e importanti come quella della custodia legale dei figli, potrà apparire un libro alquanto part
La protagonista è Barbara Barrett, moglie e mamma, addetta alla corrispondenza in una ditta di gelati nella sua città. Dall’oggi al domani si separa dal marito e una sentenza giudiziaria stabilisce che lei risulta essere un soggetto emotivamente e finanziariamente instabile per avere la custodia condivisa dei propri figli. Il suo ex marito è la causa di tutto questo. L’uomo al quale ora lei in maniera del tutto naturale e in forma totalmente dispregiativa, riesce a fare riferimento solo con l’appellativo di: “quell’individuo”.
Barbara risulterà essere una donna alla quale quell’uomo, un tempo amato e divenuto ora un maniaco del controllo, è riuscito a sottrarle ogni cosa: figli, casa, e quasi del tutto la sua dignità di donna e amor proprio.
Ovunque mi trovassi, sentivo risuonare nelle
orecchie le parole della sentenza di affidamento
come un ronzio insistente…
Avevo imparato il discorso a memoria.
Il mio cervello continuava a scagliarsi contro quelle
parole, sforzandosi di rovesciarle, di aggirarle,
ma loro rimanevano immobili come un macigno.
Barbara inizialmente si rivelerà una donna dall’autostima quasi inesistente; una che si reputa essere già di mezza età a soli quarantanni. Conosceremo il suo cammino di vita attraverso le ricette di cucina preferite del figlio Sam e la stravagante mania di collezione della sua piccola Darcy. E poi ancora lettere amatoriali lavorative, gusti vari di gelato, l’acquisto di una casa e il ritrovamento delle pagine di un libro di uno scrittore famoso realmente esistito: Vladimir Nabokov. Dal nome di questo autore infatti, l’autrice ha estrapolato il titolo originale al suo libro: Cleaning Nabokov’s House.
Frustrazione, compatimento, depressione. Questi saranno i gradini di una scala emotiva che Barbara si ritroverà a discendere fino giù in fondo. Ma una chiave di svolta le si affaccerà all’orizzonte. La forza interiore prenderà il giusto ritmo, mettendo al di sopra di tutto se stessa e i suoi figli. Un cambiamento nell’animo e una stravagante nuova attività lavorativa. Conoscenze, amicizie e chissà… forse un nuovo amore.
…stavo per entrare in macchina, quando
mi accorsi di un pezzo di carta infilato sotto
il tergicristallo del parabrezza.
Era stato strappato da un blocco con l’intestazione
dell’impresa edile Holder.
Sopra c’era scritto: “Una buona staccionata
vuol dire un buon vicino. Ti va se ti offro
una birra? O magari se usciamo insieme a portar
fuori i cani?” Il biglietto era firmato
Greg Holder, lo stronzo.
Scritto in forma regolare e articolata, in uno stile velato che nasconde tanto e parimenti dice tutto. Sono sincera nel dire che questo testo non rientra nei parametri dei miei gusti preferiti. A volte ho trovato la storia un po’ piatta, monocorde. Come se venisse suo
Capisco e appoggio la storia della protagonista. Potrà apparire inverosimile e controproducente che una donna, la quale lotta per riavere indietro i suoi figli, costretta a ricreare se stessa sotto tutti gli aspetti – psicologico, emotivo, e non meno importante quello economico – intraprenda un’attività come “maitresse” in una casa di tolleranza per donne. Per fortuna poi alla fine la ragione torna a farsi valere sulla coscienza, senza conseguenze scottanti e compromettenti. Ma quale donna, quale madre non sarebbe disposta a tutto, o quasi, pur di riavere con sé i propri figli?
Come giudizio finale avvalendomi del vecchio detto “de gustibus non disputandum est” non mi resta che dire che la lettura mi ha lasciata sufficientemente soddisfatta. È un libro che senza troppe pretese si legge tranquillamente. Chissà magari il prossimo libro di quest’autrice riuscirà a conquistarmi un po’ di più. Nel frattempo come sempre auguro buona lettura a tutti!
Autore articolo: CriCra
Ciao a tutti! Sono CriCra alias Cristina B. Sono una delle recensioniste appartenenti allo splendido gruppo di persone sul Blog, SognandoLeggendo. Sono ovviamente un’amante della lettura, adoro i romanzi e i fantasy. Nel mio piccolo, ogni volta che devo recensire un libro, cerco di essere semplice e obiettiva al tempo stesso. Se c’è da elogiare o da bastonare è sempre meglio farlo più onestamente possibile. Altrimenti non sarebbe giusto, vi pare? Buone Letture a tutti :)