Nelle Marche con AroundConero #1: i colori, le tradizioni e i sapori di una terra meravigliosa

Creato il 10 ottobre 2013 da Nonsoloturisti @viaggiatori

Il bruno della terra ed il blu del cielo e del mare; il viso dei contadini bruciato dal sole, le loro mani ruvide che lavorano la terra; la concretezza della campagna che si contrappone al senso di leggerezza delle nuvole bianche che sembrano galleggiare nell’azzurro del cielo: queste, per me, sono le Marche.

Se hai 23 anni, da 23 anni trascorri le tue vacanze nel Piceno e ogni volta che l’estate finisce ti ritrovi a piangere, chiedendoti se stai tornando a casa oppure la stai lasciando, forse sei di parte nel dire che questa è una terra meravigliosa. Poi però pensi che sia semplicemente la verità, specialmente se hai la sensazione di aver avuto solo conferme dopo aver trascorso un fine settimana alla scoperta della zona del Conero con gli amici di AroundConero.

L’aspetto che più mi stupisce delle Marche è la ricchissima varietà di paesaggi: colline dai pendii dolci, spiagge bianche con mare cristallino, scogliere con una vista mozzafiato, monti ricchi di boschi, paesini medievali e città costiere vivacissime. Anche l’area attorno al Monte Conero ricalca questo copione: le colline attorno a Sirolo, la Spiaggia di Portonovo, il Belvedere che dà sulla Spiaggia dei Frati a Numana, Arcevia e i suoi dieci castelli, Loreto, Osimo, Senigallia e Porto Recanati.

Tutti questi paesaggi così diversi hanno però una costante, ovvero i colori: potrei sembrare ripetitiva ma, davvero, qui la luce ed i colori sono diversi. Vividi, pieni, avvolgenti. E i tramonti? Spettacolari, specie se vi capita di vederli nell’entroterra, tra le colline coltivate in modo ordinato ed i campi di girasoli di Sirolo. Per godersi appieno quest’atmosfera vi consiglio di soggiornare in uno degli agriturismi immersi nel paesaggio collinare di Sirolo o Arcevia: vi sveglierete con un panorama invidiabile e sarete coccolati dai proprietari, che vi racconteranno della loro terra davanti ad una tazzina di caffè.

Arcevia è un borgo molto interessante anche dal punto di vista architettonico ed urbanistico, in particolar modo per i suoi dieci castelli che mantengono intatta la loro struttura medievale originaria e nei quali si riesce ancora a respirare quell’atmosfera di silenzio e imponenza, tipica dei borghi antichi.

Parlando di architettura, non si può non citare la Basilica della Santa Casa di Loreto. Anche da chi non è animato dalla fede può godere della bellezza di questo luogo: non dimenticate di affacciarvi sulla piazza dalla balconata che corre lungo tutto il suo perimetro… la vista è davvero impagabile.

Un altro aspetto importante è la tradizione. I marchigiani sono molto legati alla propria terra e ai prodotti che essa offre. Proprio all’insegna di questa filosofia non vi sarà difficile trovare, durante tutto l’anno, sagre ed eventi legati all’enogastronomia tipica. Anche i grandi ristoranti, come l’Andreina dello chef stellato Errico Recanati, utilizza materie prime locali e, per esempio, per i suoi Spaghettoni da Portonovo a Loreto (con i Moscioli, una particolare varietà locale di cozze) impiega solo pasta di grano del Monte Conero. Più chilometri zero di così!

E non è solo sull’arte culinaria che i marchigiani possono contare: la mostra sul Barocco Da Rubens a Maratta, curata da Vittorio Sgarbi, si trova esposta ora ad Osimo e sarà a Palazzo Campana fino al prossimo 15 dicembre: accanto ai grandi maestri internazionali, viene lasciato spazio anche ai pittori locali, ancora una volta per sottolineare le risorse del territorio e mostrarle proprio in relazione allo stesso: Carlo Maratta fu infatti un pittore marchigiano molto apprezzato nelle corti italiane del Seicento.

La città di Osimo, detta “dei senza testa”, rivela anche un suo lato sotterraneo: nel sottosuolo, costituito da arenaria, furono scavate delle gallerie e nel corso dei secoli, grazie alla loro caratteristica temperatura costante, vennero utilizzate anche come cantine per la conservazione di salumi e vino, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale servirono come rifugio ai partigiani.

Dopo avervi dato queste “impressioni di Marche”, come un pittore che dipinge a lievi pennellate, voglio lasciarvi un po’ in sospeso per la prossima puntata!

Per maggiori informazioni sul turismo nelle Marche visitate il portale dedicato della regione.

Per vedere le foto dei blogger e degli instagrammer che hanno partecipato al progetto visitate la pagina Facebook di AroundConero.


Veronica

Una ragazza, una figlia, una sorella, un’amica. Vivo di paesaggi, profumi ed impressioni.
Amante della musica, della letteratura, dell’arte e della mia Bergamo, lascio un pezzettino di cuore in ogni posto in cui vado.

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