Il costo del pubblico impiego per le casse dello Zimbabwe “è una questione che non può più essere rinviata”. Lo ha spiegato il ministro delle Finanze Patrick Chinamasa, facendo immaginare imminenti tagli al personale, che secondo dati riportati dalla Financial Gazette di Harare ha superato le 250.000 unità.
Non è la prima volta che il ministro parla di riforme nel settore: a dicembre era infatti stata lanciata un’indagine per valutare la produttività degli impiegati, ma in quell’occasione il governo aveva semplicemente ventilato la possibilità di una riorganizzazione, senza dare spazio alle voci di licenziamenti che invece ora si fanno più insistenti sulla stampa.
Attualmente gli stipendi del personale pesano per l’80% sul totale delle spese statali e il pagamento degli stipendi è complicato dal fatto che la raccolta delle tasse per due anni consecutivi non ha raggiunto i livelli previsti. Questo sta provocando tensioni con varie categorie di lavoratori, che hanno dovuto aspettare il 2015 per il pagamento della tredicesima mensilità, previsto a dicembre.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
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