Nelson Mandela – in coma vegetativo permanente dal 4 luglio 2013- ha fatto continuamente parlare di sé come figura politica di un Sudafrica rivoluzionato dal didentro contro i pregiudizi e gli orrori dell’apartheid.
I mass media, all’indomani del ricovero di un Madiba in gravi condizioni, hanno iniziato a monitorare incessantemente gli sviluppi di quelli poi ribattezzati “gli ultimi giorni di una grande anima”, quasi a ricordare con commozione le opere che Gandhi aveva compiuto tempo prima in un altro angolo di mondo.
Ci si iniziò a chiedere quale sarebbe stata l’eredità politica di Mandela, e quali sarebbero state le sorti di un Sudafrica profondamente diviso da contenziosi tribali. Dopo lunghi mesi di interrogativi, Mandela continua a far parlare di sé.
Photo credit: LSE Library / Foter
C’è chi pensa sia già morto da tempo, ma che le autorità sudafricane – al fine di non destare ulteriori tumulti – tacciono la notizia. Altri pensano sia ancora in ospedale, convalescente in un letto, attaccato alle macchine e – chissà – tenuto in vita mediante un respiratore artificiale. Altri ancora, invece, lo vedono dimesso e già rientrato nella sua casa di Johannesburg.
E’ proprio intorno a tutto ciò che i mass media di mezzo mondo hanno fatto presto a riaccendere i riflettori.
La prima emittente televisiva a dichiarare le dimissioni di Mandela è stata la Bbc, annunciando che l’ex presidente sudafricano era stato da poco dimesso dall’ospedale dov’era ricoverato da ormai un paio di mesi per l’aggravarsi di un’infezione polmonare. Secondo la Bbc la fonte di quest’informazione sarebbe stata proprio la figlia di Madiba, una fonte più che attendibile a detta dei vertici della rete televisiva; ma presto è giunta la smentita. Non è stata firmata alcuna dimissione per l’ex presidente, che rimane ricoverato presso l’ospedale di Pretoria.
A fugare ogni dubbio una nota direttamente battuta della Presidenza sudafricana, nella quale si legge: «Madiba è ancora in ospedale a Pretoria». Si infittisce dunque il giallo intorno alla sua figura di uomo e di politico. Perché questa serie vorticosa di notizie false subito smentite? Qualcuno pensa addirittura ad una regia che orchestrerebbe il tutto. Scelte nazionali per garantire la pace all’interno del Paese, ma anche prese di posizione internazionali, giacché il Sudafrica è un Paese piuttosto in vista per l’Occidente e le potenze d’oltreoceano. Inoltre, la nota della Presidenza ha aggiunto: «Le sue condizioni restano critiche ma stabili. In certi momenti meno stabili, ma continua a rispondere alle cure».
Nelson Mandela resta tuttora ricoverato, e sulla vicenda continua ad aleggiare il mistero.