Nemico, amico, amante..., frasi [Alice Munro]

Creato il 07 maggio 2014 da Frufru @frufru_90

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Nemico, amico, amante...

Più in là, in un armadio a vetri per evitare che dita profane potessero sfiorarli, stavano una mezza dozzina di abiti da sposa: una spuma bianchissima di raso fior di vaniglia e di pizzi avorio, ricamati a perline e giaietto. Bustini ridottissimi, colli smerlati, gonne sontuose. Nemmeno da giovane si sarebbe mai concessa certe stravaganze, e non solo per una questione di soli, ma per la presunzione che avrebbero significato, per la speranza immodesta di meritare una simile trasformazione, e la felicità.

Il ponte galleggiante

Aveva quarantadue anni, e fino a poco prima ne aveva sempre dimostrati meno. Neal ne aveva sedici di più. Perciò Jinny aveva ritenuto che, secondo il corso naturale delle cose, sarebbe toccato a lei il ruolo che adesso era di Neal, e qualche volta si era anche chiesta con apprensione come se la sarebbe cavata. Una sera a letto, prima di addormentarsi, mentre gli teneva la mano, una mano calda e viva, aveva pensato che almeno una volta nella vita avrebbe stretto nella sua, toccato, la mano di Neal ormai morto.
Non era né timida, né arrendevole, né spontanea, né pura.
Una volta morti, ovviamente, simili opinioni sbagliate erano tutto ciò che restava.

Mobili di famiglia

Non è escluso che lo tormentasse come fanno le ragazzine con i compagni di scuola, quando litigare è fonte di garantito piacere da entrambe le parti e gli insulti nascondono dei complimenti.
Non pensai alla storia che avrei scritto su Alfrida - non a quella in particolare - ma al lavoro a cui volevo dedicarmi, più simile a una mano che acciuffi qualcosa nell'aria che alla costruzione di storie. Le grida della folla mi arrivavano come un violento battito cardiaco, pieno di sofferenza. Solenni, splendide onde sonore con il loro remoto consenso e il loro lamento quasi sovrumano.
Era questo che volevo, questo su cui pensavo di dovermi concentrare; così volevo la vita.

Conforto

Avevano sempre rimandato l'ipotesi di un figlio. Nina sospettava che fossero tutti e due un po' troppo presuntuosi per accettare l'idea di doversi accontentare di identità riduttive e vagamente comiche come quelle di mamma e papà.

Ortiche

Comunque. Sarebbe la stessa identica cosa, se ci incontrassimo ancora. Oppure no. Un amore non utilizzabile, che sapeva stare al suo posto (qualcuno lo definirebbe non vero, perché non rischierebbe mai di farsi tirare il collo, né di trasformarsi in una battuta volgare, di consumarsi penosamente). Un amore che non rischia niente, ma che si mantiene vivo come una goccia di miele, una risorsa sotterranea. Con il peso di questo nuovo silenzio venuto a sigillarlo.

Post and beam

- Tu dovresti farti la tua vita, - disse Lorna. Le pareva strano di essere lei a dare consigli a Polly.
- Oh, certo, certo, - ribatté Polly. - Sarei dovuta uscire di casa quando andava tutto bene, credo. Ma quando, esattamente? Non ricordo un periodo in cui le cose andassero particolarmente bene. Prima di tutto, sono rimasta bloccata per aspettare che tu finissi la scuola.
Quando scoprì che Brendan era un insegnante di matematica si innamorò anche del contenuto della sua testa. La conquistava in un uomo, qualsiasi forma di sapere a lei del tutto inattingibile. Una competenza in motori meccanici avrebbe avuto lo stesso effetto.

Quello che si ricorda

Durante la funzione, il sacerdote aveva paragonato la vita terrena di Jonas alla permanenza intrauterina di un bebè. Il bambino, aveva detto, non sa nulla di altre forme di vita e abita la sua tiepida, buia grotta d'acqua senza mai sospettare l'esistenza del grande mondo luminoso nel quale sarà presto catapultato. E noi mortali abbiamo una vaga idea, ma siamo assolutamente incapaci di immaginare la luce che ci attende dopo il travaglio della morte. Se il bambino potesse essere informato di ciò che gli accadrà nel prossimo futuro, non sarebbe forse incredulo, oltre che spaventato?

Queenie

Mio padre e Bet. Il signor e la signora Vorguilla. Queenie e il signor Vorguilla. Queenie e Andrew, perfino. Erano tutte coppie e ciascuna di esse, per quanto sconclusionata, disponeva, adesso o nel passato, di una tana privata fatta di calore e scompiglio, dalla quale io ero esclusa.

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