Forse tutto assieme, chissà!
La sostanziale differenza tra il mio parere odierno e quello che avevo in precedenza è da cercare nell'iperrealismo. All'epoca del misfatto era stato il punto cardine su cui vertevano le mie invettive mentre oggi, seppur non mi esalti tantissimo come concetto in sé (avrei preferito in questo caso una visione più leggendaria e carica di pathos piuttosto che una documentaristica) e nonostante dubbie scelte fotografiche, riconsiderandolo su altri piani come quello scenografico, storico, attoriale e di movimenti di macchina, una rivalutazione è doverosa e necessaria. Doverosa perché ho finalmente compreso che Mann non intendeva raccontare il periodo storico o la leggenda di Dillinger ma bensì i rapporti umani, mettendo a confronto i due protagonisti visti come facce della stessa medaglia (Dillinger e l'Agente Melvin Purvis).
La mia riconsiderazione del film non mi sta facendo gridare al capolavoro, ma mi sta facendo dire che l'avevo erroneamente interpretato.
Nemico Pubblico è un bel film, del quale non condivido alcune scelte ma che comunque resta oggettivamente tale.
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