Nemo propheta in patria

Da Wondermum
Com'è possibile avere più chiarezza sulla vita degli altri.
Capire... pensare di capire... diciamo "sentire" ciò che la Vita gli sta proponendo, la sfida che lancia, quale messaggio sta portando, verso che strada di lavoro su di sè sta chiedendo di intraprendere.
Ultimamente mi capita spesso.
Con un'amica che un giorno si è aperta con me e con la quale ho potuto condividere del tempo "speciale", dedicato a lei, sentendo ciò che aveva nell'anima, la sfida in cui era avvolta da capo a piedi e che voleva a tutti i costi superare e vincere.
Con un amico in cui ho visto tanto e sentito ancor di più. Al quale non ho mai aperto i miei pensieri sapendo anche che la sfida che gli si pone è raggiungere certe vette con le proprie forze.
Con un paio di amici che si confidano e nelle cui parole, spesso, mi sembra di poter sentire esprimersi le loro anime.
E ora ancora, un'altra volta.
Vedere in qualcuno un "già vissuto", avere la sensazione che la Vita gli stia dando un messaggio ben preciso. Per la seconda volta. E chiedersi "Chissà se questa volta accetterà la sfida?", sapendo che non sono nessuno per potergli anche solo dire "Ti sta dicendo che devi fermarti a pensare! Forse, ma non ne sono sicura, a pensare a Chi vuoi essere veramente nella tua VIta."
E poi mi fermo io a pensare.
E mi chiedo perchè a volte i messaggi per gli altri mi sembrano così chiari, a volte un po' meno ma sempre abbastanza limpidi da poterci arrivare e invece con me devo fare un lavoro faticoso, infinito, fatto di sbandate, capocciate, inversioni di marcia?
Perchè con me faccio così tanta fatica??
Giorni fa in una mail di Elasticwoman, alla quale avevo chiesto un consiglio per cose personali, ho praticamente letto un'analisi completa e azzeccata dei miei ultimi mesi, alla quale però io ci ero arrivata dopo lustri con sofferenze, inciampi e facciate.
E mi torna in mente quel giorno in cui sentii Ricciolo-Bru dire:
"Cavolo, sono così brava a dare i consigli agli altri e poi su di me non ci arrivo nemmeno!!"
Si parlava di curare sintomi fisici, ma alla fine penso sia lo stesso per tutti i tipi di sintomi.
Allora le conclusioni sono due.
1- Se noi non ci possiamo aiutare ci "servono" gli altri. Così come se gli altri non riescono ad aiutare se stessi siamo noi a doverli "servire".
2- Se a chi viene un lampo di genio sulla mia vita (specialmente chi mi conosce un po' di più...) ogni tanto si facesse avanti senza remore... gliene sarei veramente grata.
Perchè magari, di qualche facciata, ne faccio anche a meno!!