Grande impresa per Mirko Giacomo Nenzi (24enne finanziere di Marano, iscritto al corso di laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia a Trento) che ha conquistato una splendida medaglia d’oro nei 1000 metri, battendo di quasi un secondo il polacco Jan Mark Szymanski, già vincitore di due gare alle Universiadi trentine (5.000 e 1.500 metri). Nenzi è il plurimedagliato azzurro di questa manifestazione trentina: prima dell’ oro di oggi infatti aveva già vinto altre due medaglie d’argento nei 500 metri e nei 1.500 metri. Buona anche la prestazione degli altri azzurri, con il trentino Davide Bosa sesto e l’altoatesino Jan Daldossi decimo. “Davvero non mi aspetto di riuscire a fare un tempo simile, mai realizzato prima al’Ice Rink Pinè – ha detto uno strafelice Nenzi – La dedica è per i miei allenatori Stefano Donagrandi e Giorgio Baroni, che mi hanno fatto conoscere questa specialità e mi hanno seguito con grande passione. Arrivo dal pattinaggio a rotelle e, sino a tre anni fa, non avevo mai messo i pattini da ghiaccio: ora eccomi sul primo gradino del podio alle Universiadi. E’ davvero un sogno d’oro. Ora mi aspettano i Mondiali sprint e soprattutto le Olimpiadi di Sochi. Prima, però, cercherò di dare il mio contributo al terzetto azzurro nella Team Pursuit: l’Italia può essere ancora tra le grandi nazioni del pattinaggio velocità”.
L’altra medaglia odierna è arrivata dallo sci alpino: Giulio Bosca ha conquistato la medaglia d’argento nello slalom gigante disputato sulla pista Alloch di Pozza di Fassa. Bosca, nono a metà gara, è risalito fino all’argento con una grande seconda manche (ex aequo con il transalpino Thibaut Favrot) a 0″28 dal vincitore, il francese Jonas Fabre. Undicesimo l’atleta di casa Francesco Romano. Giulio è il maggiore dei fratelli Bosca; il minore, Guglielmo, nei giorni scorsi, si era aggiudicato il bronzo in discesa e superG. L’ Italia conserva così il terzo posto nel medagliere ( con 3 ori, 4 argenti e 3 bronzi). In testa sempre la Russia che sembra irraggiungibile con 11 ori, 10 argenti e 13 bronzi, davanti alla rivelazione Polonia ( 6-8-3). Dietro all’Italia ci sono la Francia ( 3-3-1), la Repubblica Ceca ( 3-2-2), Corea ( 2-3-6), Cina ( 2-2-1), Giappone ( 2-0-2) e Serbia ( 2-0-1).
PAOLO ALMANZI