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Neraintervista- Scacco al Re del Thriller: Mario Mazzanti

Creato il 29 gennaio 2012 da Luca Filippi
Neraintervista- Scacco al Re del Thriller: Mario Mazzanti

Mario Mazzanti è, come me, un medico che coltiva la passione della scrittura. Nella nota biografica sul sito della Leone editore, si definisce un "“maledetto toscano nato per i casi della vita a Milano". Il suo romanzo d'esordio Scacco alla Regina, di cui potete leggere la mia recensione qui, è stato il best seller della casa editrice, con oltre cinquemila copie vendute in meno di un anno.
Mario si è gentilmente prestato a rispondere alle domande della neraintervista.


Come nasce la tua attitudine alla scrittura e come si struttura: segui un'intuizione o costruisci uno schema prestabilito?
In realtà non so come mi sia nata la voglia di scrivere: è una domanda che mi son sentito fare spesso e che altrettanto spesso mi sono posto anch’io… ma non so dare una risposta compiuta: semplicemente un giorno ho acceso il pc e ho iniziato a scrivere una storia. Io scrivo thriller e polizieschi, letteratura di genere: non ho messaggi da trasmettere o un bisogno impellente di “dire” qualcosa… tutto nasce da un’idea che generalmente è il meccanismo “giallo” che sta alla base e che si rivela solo nelle ultime pagine, poi nascono i personaggi con le loro caratteristiche peculiari, e poi… piano piano la storia si costruisce e tutto va a posto senza ci siano schemi prestabiliti.
In "Scacco alla regina" ho notato un'impostazione molto "internazionale": potrebbe essere ambientato a Milano, come a Roma o New York. Quanto le tue letture hanno influenzato questo aspetto del romanzo?
Io non sono un grande lettore di thriller, ma fra quelli che leggo preferisco ampiamente quelli di oltreoceano e più in generale quelli dove l’ambientazione e l’aspetto psicologico dei personaggi non prevale sulla trama poliziesca della storia; inoltre penso che al lettore debba essere lasciata un’ampia possibilità di immaginazione. Per questo Scacco alla Regina non è ambientato in una città specifica e le descrizioni fisiche dei personaggi sono scarsissime.
Greta Alfieri è una giornalista senza scrupoli, la regina a cui si fa riferimento nel titolo, e si può considerare forse la reale protagonista della vicenda. Lo psichiatra Claps, pur rivestendo un ruolo fondamentale, rimane un po' defilato. Come sono nati questi personaggi?

Naturalmente sono entrambi personaggi di pura fantasia; con Claps, psichiatra esperto nelle analisi comportamentali, ho cercato di rappresentare, con il suo riflettere, con la sua ricerca di un’empatia con gli ambienti e la scena del crimine, il ritorno ad un tipo di indagine più “mentale” rispetto a quella iper tecnologica tanto di moda ai giorni nostri. Quanto a Greta, come persona, cambia molto nel corso della storia travolta dalle vicende: ritengo anch’io che possa considerarsi il personaggio centrale, un personaggio ricco di chiaro-scuri come si addice alla società di oggi dove troppo spesso il “”potere” nelle sue varie forme è considerato il traguardo da raggiungere.
Il tuo prossimo romanzo "Nella tana del lupo" uscirà a marzo per i tipi della Leone. Un thriller ambientato nel mondo accademico della psicologia. Quanto conta la tua formazione/esperienza professionale nella scrittura?
Ho passato diversi anni a frequentare quel mondo, anzi a un certo punto la psicoterapia era diventata un’opzione professionale… poi ho preso altre strade.
E adesso raccontaci cosa bolle in pentola...

Per Leone ho già consegnato “Il segreto degli Humiliati” che credo possa essere pubblicato nei prossimi mesi; non è un thriller, si tratta di un poliziesco in un certo senso “storico” in quanto le ragioni di un delitto dei giorni nostri, nascono da un antica vicenda sviluppatasi tra la Monza del 1250 e la Milano del 1576, anno della peste durante il vescovato di Carlo Borromeo. Inoltre sto lavorando a un nuovo thriller e a una spy-story “all’italiana” dove s’intrecciano politica e grandi interessi economici.


Grazie a Mario per la sua disponibilità. Se volete leggere l'anteprima del suo prossimo romanzo, potete cliccare qui.


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