Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio “Principi” del vino di Sicilia. Tenuta di Fessina su Winebuzz
Da Silviamaestrelli
Su Winebuzz di qualche giorno fa compare l’articolo di Amanda Barnes “Incontra i locali: vino siciliano. Gli isolani di Sicilia”. Tra le aziende consigliate, anche Tenuta di Fessina. ”In qualità di più grande isola del Mediterraneo, la Sicilia vanta numerosi diversi tipi di terreni – tanto che i locali la chiamano un continente: regioni ventilate costiere, pianure baciate dal sole caldo, nere vulcaniche isole coperte di sabbia, fitte foreste e, naturalmente, il più grande vulcano attivo d’ Europa, l’Etna. Questi diversificati terroir si riflettono nell’ ampia espressione e varietà di vini. Poiché la vite sembra che cresca sull’isola da 3000 anni, il lungo trascorrere del tempo ha sviluppato uniche varietà autoctone che sono impossibili da rintracciare in alcuna altra parte del mondo. Il re del vino siciliano è senza dubbio il Nero d’Avola. Vitigno a bacca nera coltivato in tutta l’isola, dona un vino fruttato e morbido, con una punta di piccante e di buona acidità. Se il Nero d’Avola è il Re, sicuramente Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio sono i Principi. Coltivate sulle pendici del vulcano Etna, queste due varietà rosse sono solitamente miscelate per creare un naso di frutta di ciliegia e un carattere secco in bocca. Potrebbero senza pericolo essere confrontati con il Pinot Noir e il Sangiovese dell’isola. I vigneti sul vulcano Etna tra i più pregiati dell’isola sono coltivati a Carricante – un bianco floreale con un’ alta acidità -, che cresce eccezionalmente bene lì. Altrove, in tutta questa soleggiata isola, troverete altre varietà autoctone molto note come il leggermente dolce, ma croccante, Grillo, i vini Marsala ambrati dolci e anche varietà internazionali come Chardonnay, Syrah e Cabernet Sauvignon in particolare. Le cantine consigliate: Firriato, Cottanera, Tenuta di Fessina, Benanti, Feudo Arancio, Donnafugata, Tenuta Rapitalà, Valle dell’Acate, Canicatti, Planeta, Conti Tasca d’Almerita”. Di Amanda Barnes, Winebuzz. “Meet the natives: Sicilian Wine”, by Amanda Barnes_ Friday. 26 July. 2013_ The islanders of Sicily_ “As the largest island in the Mediterranean, Sicily boasts lots of different terrains – so much so that locals call it a continent: breezy coastal regions, warm sun-bathed plains, black volcanic sand covered islands, thick forest and of course the largest active volcano in Europe, Mount Etna. Those different terroirs are reflected in its wide expression and variety of wines. With vines apparently growing on the island for 3000 years, the lengthy passage of time has developed unique, native varieties that are unseen anywhere else in the world. The King of Sicilian wine is no doubt Nero d’Avola. A red wine grown across the island, it is a fruity and smooth wine with a peppery kick and good acidity. If Nero d’Avola is the King, than surely Nerello Mascalese and Nerello Cappuccio are the Princes. Grown on the slopes of Etna volcano, these two red varieties are usually blended to create a cherry fruit nose with a farmyard presence and dry character in the mouth. They would surely be compared to the Pinot Noir or Sangiovese of the island. Vineyards on Etna volcano are some of the most prized on the island with Carricante – a white, floral wine with high acidity – also growing exceptionally well there. Elsewhere across this sunny island you’ll find other popular native varieties such as the slightly sweet but crisp Grillo, the sweet amber-coloured Marsala wines and also international varieties like Chardonnay, Syrah and Cabernet Sauvignon in particular. Recommended Wineries: Firriato; Cottanera; Tenuta di Fessina; Benanti; Feudo Arancio; Donnafugata; Tenuta Rapitala; Valle Dell’acate; Canicatti; Planeta; Tasca Conti D’Almerita”. By Amanda Barnes, Winebuzz.
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