L’avvocato Valentino Bruio, vicino alla radiazione dall’Ordine, si imbatte in uno «sfigato di colore», Al, che chiede il suo aiuto per ritrovare il figlio scomparso. Il giorno stesso, l’uomo è ritrovato morto vicino alla Stazione Termini di Roma e Bruio viene incaricato di indagare su quella morte sospetta. Il legale, coadiuvato dal commissario Del Colle, scoprirà che dietro la scomparsa di un ragazzino si cela l’egoismo di un’agiata famiglia borghese e la barbarie dei trafficanti di organi.
Non siamo certamente in presenza di una perla del noir, laddove emergono continui buchi narrativi e tutta l’acerbità, l’inesperienza e l’ingenuità dello scrittore alle prime armi che l’attuale celebrato autore fu. Tuttavia, a rendere godibile la trama di questo romanzetto senza pretese, ci pensano i bei disegni di Angelo Bussacchini, che fa un ottimo lavoro di china e di caratterizzazione dei personaggi. Non è trascurabile, però, che in alcuni punti illettering lasci un po’ a desiderare, con diverse sbavature, se non addirittura refusi ed errori grammaticali.
Sebbene Giancarlo de Cataldo cerchi di presentare il suo Valentino Bruio come un puro, incapace di arrendersi davanti all’ingiustizia, l’immagine del protagonista perdente, maledetto e alcolizzato, che inevitabilmente finisce a letto con una la bellissima (e dalla personalità inconsistente) di turno – la parvenue Giovanna Alga-Croce –, è un cliché usato fino alla consunzione. Lo scrittore tenta, inoltre, di conferire al personaggio fascino e ironia, ma senza riuscirvi a pieno.
La ricerca di un excursus nel mondo degli extracomunitari africani nella capitale è un’intuizione interessante, ma che resta sospesa e si confonde nella vacuità di personaggi stereotipati e di un protagonista pervaso da uno stucchevole buonismo, affiancato da comprimari tagliati con l’accetta, immersi in un intreccio improbabile.
Se Einaudi (casa editrice che pubblicò il libro di De Cataldo nel 1989 e nel 2006 compì un’operazione di riesumazione pubblicitaria dello stesso) ha parlato del romanzo come di un’opera che ha segnato una tappa fondamentale del noir italiano, abbondando in enfasi e sfiorando da ridondanza, la graphic novel dalla BD è un prodotto editoriale di cui non si sarebbe sentita la mancanza.
Angela Pansini
Giancarlo De Cataldo (testi) e Angelo Bussacchini (disegni), Nero come il cuore, Edizioni BD, 112 tavv., € 15