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Nessun diritto di voto agli espatriati burkinabé in Costa d'Avorio/Devono attendere il 2020

Creato il 10 marzo 2015 da Marianna06

 

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La polizia ivoriana è dovuta intervenire ieri per evacuare il consolato del Burkina Faso ad Abidjan. Qui il ministro burkinabé dell’Amministrazione territoriale, Auguste Denise Barry stava incontrando esponenti della diaspora per discutere della questione del diritto di voto alle prossime elezioni presidenziali, previste per ottobre.

Al momento ai burkinabé residenti all’estero è stata negata la possibilità di votare, una decisione che ha suscitato polemiche da parte di alcune organizzazioni che li rappresentano. Ad Abidjan, pochi minuti dopo aver iniziato il suo discorso, Barry è stato interrotto da alcuni appartenenti al Collettivo delle associazioni e dei movimenti della gioventù burkinabé in Costa d’Avorio (Camjbci).

Durante la loro protesta i contestatori hanno provocato anche danni al locale dove era in corso l’intervento. Il ministro ha lasciato l’edificio dopo essere stato protetto dalla polizia e senza aver concluso il suo intervento.

Quella ivoriana non è la prima tappa del viaggio di Barry, che ha lo scopo di spiegare la decisione delle autorità di non concedere immediatamente il diritto di voto agli espatriati (secondo fonti di stampa, questo avverrà per le elezioni del 2020).

In Mali e in Ghana per l'incontro dello stesso motivo non ci sono stati, tuttavia, incidenti.

 

           a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)


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