Nessun Futuro, di Luigi Milani, è uno di quei romanzi che chiunque abbia un minimo di passione per la musica rock dovrebbe prima o poi leggere. Innanzitutto per i riferimenti, tantissimi, ad un mondo che in quest'epoca iper-tecnologica e disillusa rappresenta l'ultimo punto di contatto con il divino che ci è rimasto: l'Olimpo degli Dei del Rock; in secondo luogo, perché Luigi Milani ha uno stile di scrittura coinvolgente, terribilmente ipnotico, che per certi versi mi ricorda quello di Murakami...
La bellezza di questo romanzo risiede nel suo essere una storia all'apparenza semplice - una giornalista televisiva svolge un'inchiesta per uno special su una rockstar morta in circostanze misteriose - che però si trasforma, una pagina dopo l'altra, in una riflessione sullo star-system (morte, soldi & audience), sui rapporti umani (l'amore tra uomo e donna) e sul confine labile che esiste tra l'aldilà e il mondo reale.
Anche se tendenzialmente mi ritengo una "puttana musicale" - nel senso che ascolto di tutto - tra le mie tante anime ce n'è sicuramente una rock, la stessa che Luigi Milani di sicuro possiede: Nessun Futuro è un romanzo che non nasconde la passione e l'amore dell'autore per un genere musicale e uno stile di vita che hanno fatto storia. Leggere questo romanzo e, nel contempo, scoprire i più o meno velati richiami a personaggi e situazioni che ormai sono entrate nel mito della musica contemporanea è stato come ascoltare della buona musica durante un lungo viaggio.Un lungo e bellissimo viaggio.
"Articolo tutelato e depositato su www.patamu.com con numero licenza 1616
p.s. è uscito in questi giorni "Seasons", un'antologia di quattro racconti inediti di Luigi Milani, scaricabile per Kindle a questo indirizzo ...