Nessun incontro accade per caso

Da Fernanda Cosentino
Quante persone incontriamo ogni giorno? Tante o poche, dipende dai giorni e dalle circostanze. E se tutti gli incontri che facciamo non fossero casuali? Ad esempio ogni incontro con gli altri può essere un’occasione per riflettere meglio su alcuni aspetti, e capire che:  
- HO QUALCOSA DA IMPARARE DA OGNI INCONTRO: ogni persona che incontriamo può insegnarci qualcosa. Certo l’insegnamento che ricaviamo da ogni incontro può essere positivo, ma anche negativo. L’importante è ricordare sempre che quello che siamo oggi, è dovuto anche agli incontri fatti in passato, che ci hanno comunque insegnato qualcosa. Fondamentale è adottare un atteggiamento del tipo: “Posso e voglio imparare dagli altri. Essi esistono per insegnarmi a crescere”. È da un atteggiamento del genere, infatti, che possiamo imparare qualcosa da ogni incontro.
   - LA SOLA COSA CHE POSSO CAMBIARE È IL MIO MODO DI PENSARE: spesso è molto difficile cambiare il nostro atteggiamento verso una persona. Pensiamo sempre, infatti, che debba essere l’altra persona a cambiare; ma non si possono cambiare le altre persone. Allora l’unica cosa che possiamo modificare, sono i pensieri che facciamo sugli altri.  
L’atteggiamento da adottare allora è: “Posso cambiare il mio modo di pensare sugli altri”. Se cambio il mio modo di pensare sugli altri, cambierò anche le aspettative che ho su di loro. Pensieri positivi generano aspettative positive, e anche comportamenti positivi verso gli altri.
Inoltre, i nostri pensieri su un’altra persona, spesso rispecchiano più quello che è dentro di noi che quello che è veramente dentro questa persona. Quello che pensiamo su un’altra persona rivela qualcosa di noi, perché i pensieri si creano nella nostra mente e solo noi ne siamo responsabili.
- OTTIMISMO È VEDERE OGNI PROBLEMA COME UN’OPPORTUNITÀ: esiste sempre un altro modo di guardare un insuccesso. Dietro una situazione difficile ci può essere un’opportunità. Se avete vissuto situazioni spiacevoli, non pensateci in continuazione e non disprezzatevi.
Adottate invece un altro punto di vista del tipo: “Posso imparare molto dagli errori della mia vita”. Non è sempre facile pensarla così, ma ciò può aiutarvi a vedere gli insuccessi come delle lezioni da cui imparare qualcosa. Anche gli errori hanno contribuito a farci essere le persone che siamo oggi. Gli errori, gli insuccessi sarebbero veramente tali solo se non impariamo da essi.
- GLI ALTRI SONO O PERSONE CHE CI OFFRONO AMORE O PERSONE IMPAURITE CHE CI CHIEDONO AMORE. Esistono due modi di rapportarsi verso gli altri: o con amore o con paura. L’amore crea unione, la paura crea separazione. Non si possono mai provare contemporaneamente paura e amore. Se in un incontro proviamo paura, ci sentiamo in gabbia; se al contrario proviamo amore allora sperimentiamo la vera libertà nell’incontro con l’altro.
Anche per gli altri è così. Anche gli altri a volte ci offrono amore e altre volte lo chiedono, perché tutti gli esseri umani hanno due bisogni fondamentali: il bisogno di essere amati e il bisogno di esprimere amore. Tutte le nostre parole e tutti i nostri gesti o esprimono amore o lo chiedono.
Adottando questo nuovo modo di vedere, possiamo imparare qualcosa di importante da ogni incontro con gli altri e arrivare a pensare che “nessun incontro accade per caso”.
 Bibliografia: “Nessun incontro è un caso” – Kay Pollack – Marzo 2011, Macro Edizioni.