Nessuna teoria

Da Curtim

[...] Le teorie interpretative sono necessarie per interagire correttamente con la Realtà che vi circonda. Ciò che considerate la vostra mente, ossia ciò che considerate lo strumento con cui indagare la Realtà, viene ridotto dalle vostre convinzioni ad uno strumento lineare-duale. Così facendo, essa non è in grado di accogliere la Verità in sé stessa, semplicemente perchè si è autolimitata.

Fin dalla nascita costruiamo teorie interpretative della Realtà che ci circonda. Assegniamo scale di valori, stabiliamo rapporti causali, deriviamo regole morali, e in ultima analisi creiamo ciò che gli esperti di PNL chiamano "mappa del territorio". Con successo tali esperti, insistendo nel ripetere che "la mappa non è il territorio", ossia che il nostro modello di Realtà, essendo quest'ultima inconoscibile, è comunque una rappresentazione mentale, e dunque non libera da errori, inducono le persone a relativizzare i loro meccanismi psichici, elevando in ultima analisi la consapevolezza dell'individuo ad un livello in cui non sussiste più la problematica originaria.

Cosa è necessario fare per poter accogliere allora la Verità?
La prima cosa da fare è smettere di cercarla. Può sembrare un paradosso, ma nella situazione media degli esseri umani cercare la Verità equivale a scavare le fondamenta di un palazzo con un cucchiaio. Se invece si abbandona la volontà di cercarla, ecco che essa si insinua fra le pieghe della vostra attenzione e, invece di farvi accumulare conoscenze, cambia lentamente il vostro essere, in modo tale da espandere le vostre coscienze e permettervi dunque di scorgere la giusta strada per la Conoscenza.

Il pensiero esoterico nasce esplicitamente con la volontà di indagare la Verità al di là delle apparenze. In questo, la relativizzazione del proprio Io è una tappa intermedia nel cammino di consapevolezza: grazie a questo passaggio l'Iniziato riesce a sganciarsi dalle convinzioni ereditate dal proprio gruppo culturale di origine, ed inizia a vedere il mondo in modo più obiettivo, in una direzione di astrazione dal tempo e dallo spazio in cui è immerso. Tale percorso può essere assimilato ad una "espansione", ossia al processo relativo al superamento dei limiti imposti dalla propria condizione materiale. Seguendolo, egli scopre il proprio enorme potenziale. Tale percorso lo porterà alla fine a conoscere le leggi assolute che regolano il Divenire, e a domarle, per il suo bene e di chi lo circonda.

Qual è il più grande ostacolo alla Conoscenza?
Ce ne sono molti, ma credo che il più profondo e semplice di tutti, madre di tutte le altre difficoltà, è che vi credete degli individui, ossia credete fermamente che la vostra mente, i vostri desideri, le vostre emozioni siano vostri, ossia qualcosa di separato da ciò che percepite fuori di voi. In realtà il contenuto di voi stessi, a cui associate una individualità in mancanza di altre spiegazioni razionali, non è vostro, ma nasce, cresce, si evolve e muore all'esterno di voi, analogamente a tutto ciò che viene alla luce e muore nella Natura.

Egli ora ha le chiavi per poter essere davvero Padrone della propria vita. Ha ottenuto la pietra filosofale, è libero di bere dell'elisir di lunga vita. Ma, se fosse intenzionato ad accrescere ulteriormente la propria Consapevolezza, egli, nel suo cammino di espansione, si renderà conto che esiste un ulteriore limite da superare. Tale limite è lui stesso. In quanto essere duale, immerso nella materialità, e dotato dunque di un apparato psichico limitato, egli scopre che esiste una nuova frontiera, un nuovo orizzonte da raggiungere: superare i limiti imposti dalle proprie capacità, qui in questa vita, seppur rimanendovi immerso.

Ogni teoria interpretativa ha bisogno di un modello della Realtà: grazie ad essa voi ragionate sulla coerenza della Realtà, riuscite a prevedere scenari, cercate di manipolarlo. Ecco, una tappa del cammino è invece rappresentata dal fatto che ogni modello della Realtà è, come dice la parola stessa, un modello, magari estremamente valido, ma non è la vera Realtà. Lo avete visto quando affermate che "la mappa non è il territorio". Ecco, in realtà lo step successivo è di intuire che non vale la pena interpretare il territorio, non perché esso non esista, ma perché la sua Natura è mutevole, ed esistono leggi, a voi ancora sconosciute, che ne governano la Qualità

[...] Da una teoria interpretativa derivi il tuo comportamento pratico, le scelte da fare nella vita, ecc. Ecco, io ti dico che qualsiasi teoria è in ultima analisi falsa, perché è soloimmagine della Verità. Puoi creare una Astrologia che ti parli della qualità del Tempo, e questo è utile per aiutare gli altri a scegliere. Ma ti dico anche che dentro di te esiste un qualcosa che vede la Verità, la percepisce in modo del tutto naturale, ma non viene quasi mai ascoltata. Il corollario pratico di tutto questo è che devi allenarti ad ascoltare tale voce, chiamala intuizione se vuoi, e ad assecondarla, anche nelle situazioni che ritieni sconvenienti.

Dato che vede, l'Iniziato trova in sé stesso lo strumento con cui raggiungere questa meta: una particolare voce interiore che riesce a guidarlo nell'esistenza, di una qualità infinitamente più elevata di qualsiasi altra voce, perché essa appartiene a Colui che ha creato il mondo, e che quindi ha scelto non solo come muoversi nel mondo, ma che ha creato deliberatamente il Mondo in cui muoversi.

Egli allora abbandonerà ogni ricerca di interpretazioni della Realtà, perché sa che esse sono viziate sul nascere in quanto prodotto di una individualità, e contemporaneamente inizierà ad ascoltare tale voce, unica sua speranza in un mondo che ha perso ormai ogni significato. Come un faro nella nebbia, egli si affida alla sua intuizione per cercare di scorgere la luce in ogni situazione della vita, e scorgerà il destino dell'umanità nelle persone che incontrerà ogni giorno.


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