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Nessuno vuol fare il magistrato in terra di Gomorra. Alto rischio scarcerazione per decorrenza termini.

Creato il 17 novembre 2011 da Yourpluscommunication

di Giuseppe Parente

Nessuno vuol fare il magistrato in terra di Gomorra.  Alto rischio scarcerazione per decorrenza termini.
Poco più di un anno fa nel tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, Andrea Selva, presidente del tribunale fu costretto a ridurre il numero di udienze ordinarie al fine di evitare che si bloccasse il flusso dei processi contro la criminalità organizzata, in particolar modo quella della potente organizzazione denominata i Casalesi, con il nobile obiettivo di evitare il possibile rischio di scarcerazioni per decorrenza dei termini.

Ad un anno di distanza, secondo quanto denuncia una nota della locale sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati, nella terra del “modello Caserta”,così battezzata dall’ex ministro degli interni Roberto Maroni, la situazione non migliora, anzi peggiora in maniera drammatica.

«Attualmente il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha una carenza di almeno 23 unità,- ha dichiarato il presidente del tribunale Andrea Della Selva – ma tra un paio di giorni, sapremo con certezza dell’assegnazione di undici MOT (magistrati ordinari in tirocinio) su un complessivo numero di 19 da assegnare al distretto di Napoli».

Nessuno vuole venire a fare il magistrato, in terra di Gomorra.

A questa amara verità, si aggiunge la fuga verso Napoli dei magistrati sammaritani, per la precisione di 5 giudici e due pubblici ministeri in forza al palazzo di Giustizia sito in piazza Falcone e Borsellino.

Il vice presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Antonello Ardituro pubblico ministero della Dda di Napoli dichiara :«ad onor del vero, i carichi di lavoro a Santa Maria Capua Vetere sono molto rilevanti e tanti magistrati preferiscono trasferirsi in tribunali dove si lavora meglio. Bisognerebbe ragionare – secondo Ardituro- su una nuova ed efficiente riorganizzazione delle risorse anche modificando le circoscrizioni, chiudendo qualche tribunale piccolo, vincendo le resistenze di settori della magistratura e della politica».

E mentre il Consiglio Superiore della Magistratura mette a concorsi 13 posti vacanti negli uffici giudiziari di Santa Maria Capua Vetere, al momento, resta con zero richieste.

Raffaello Magi, segretario di distretto di Magistratura democratica giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, protagonista della cronaca per essere stato giudice nel processo Spartacus laconicamente afferma :«è anche colpa nostra, con un pò di coraggio si potrebbe venire qui».

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