di Giuseppe Parente
Ad un anno di distanza, secondo quanto denuncia una nota della locale sottosezione dell’Associazione Nazionale Magistrati, nella terra del “modello Caserta”,così battezzata dall’ex ministro degli interni Roberto Maroni, la situazione non migliora, anzi peggiora in maniera drammatica.
«Attualmente il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha una carenza di almeno 23 unità,- ha dichiarato il presidente del tribunale Andrea Della Selva – ma tra un paio di giorni, sapremo con certezza dell’assegnazione di undici MOT (magistrati ordinari in tirocinio) su un complessivo numero di 19 da assegnare al distretto di Napoli».
Nessuno vuole venire a fare il magistrato, in terra di Gomorra.
A questa amara verità, si aggiunge la fuga verso Napoli dei magistrati sammaritani, per la precisione di 5 giudici e due pubblici ministeri in forza al palazzo di Giustizia sito in piazza Falcone e Borsellino.
Il vice presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Antonello Ardituro pubblico ministero della Dda di Napoli dichiara :«ad onor del vero, i carichi di lavoro a Santa Maria Capua Vetere sono molto rilevanti e tanti magistrati preferiscono trasferirsi in tribunali dove si lavora meglio. Bisognerebbe ragionare – secondo Ardituro- su una nuova ed efficiente riorganizzazione delle risorse anche modificando le circoscrizioni, chiudendo qualche tribunale piccolo, vincendo le resistenze di settori della magistratura e della politica».