Neup- Speciale Annibale- PUNICO, PERFIDO, FROMBOLA

Creato il 21 luglio 2014 da Chinalski

Non è una passeggiata, a cura di PassoBarbasso

Speciale Annibale

Pùnico
Aggettivo e sostantivo maschile.
Dal latino Punĭcus, aggettivo di Poeni ‘Cartaginesi’.
Nell’uso corrente, sinononimo di cartaginese, usato in luogo di questo in alcune locuzioni particolari.
Guerre puniche: le tre guerre combattute dai Romani contro i Cartaginesi tra il 264 e il 146 a. C.
Perfidia punica o, per antifrasi, fede punica: (nel latino di Sallustio: punica fides) espressione allusiva alla proverbiale slealtà dei Cartaginesi.
Pomo punico: (letterario) melagrana, così detta dai Latini (malum Punicum) probabilmente in quanto proveniente dall’Africa; scrissi i miei versi in su le poma puniche (Sannazzaro).
Lingua punica, o il punico: lingua e scrittura semitica di origine fenicia parlata dai Cartaginesi.

Sarebbe bello potere affermare che il verbo ‘punire’ provenga dal termine punico, in riferimento a ciò che i romani fecero a Cartagine per vendicarsi delle umiliazioni subite ad opera di Annibale. L’ipotesi è suggestiva (sarebbe un deonomastico, ovvero un derivato da nome proprio) ma purtroppo non veritiera, perché il verbo punire ha radici greche.

Pèrfido
Dal latino perfĭdu(m), composto di pĕr ‘al di là, oltre’ e fīdus ‘fedele, leale’; propriamente ‘che viene meno alla fede data’.
Aggettivo.
1. Che agisce con intenzioni malvagie; che è incline a provocare, traendone soddisfazione, il male e il danno di altre persone: è di animo perfido e calcolatore; un perfido traditore.
Che denota subdola malvagità: un’azione perfida.
2. (scherzoso, non comune) Cattivo, pessimo (detto di cibo, bevanda, tempo atmosferico ecc.): una minestra, una giornata perfida.
3. (letterario) Che non tiene fede alla parola data, sleale.

Annibale, insieme a tutti i punici, viene definito ‘perfido’ dalla storiografia romana nell’ultima delle accezioni elencate. La tecnica bellica dei cartaginesi infatti faceva uso dell’inganno e dello stratagemma, azioni che mettono in difficoltà l’esercito romano, che prevedeva nell’etica militare lo scontro diretto e senza sotterfugi (i romani non avevano un termine per tradurre ‘stratagemma’). Il termine ‘perfido’ avrà in seguito grande fortuna, infatti verrà utilizzato più tardi sia dalla liturgia cattolica del venerdì santo in riferimento agli ebrei ("Oremus et pro perfidis Judaeis"), sia dalla propaganda francese prima e fascista poi in riferimento agli inglesi ("la perfida Albione").

Frombolière
Da frombola.
Anche frombolatòre.
Sostantivo maschile.
1. Nell’antichità, soldato armato di frombola.
2. (antiquato) Giocatore di calcio dotato di potenza di tiro, buon realizzatore di reti; cannoniere.

Frómbola
Probabilmente incrocio di rombola (anticamente ‘fionda’) con fionda.
Sostantivo femminile.
1. (antico) Fionda.
2. (antico) Sasso, ciottolo.

Nell’esercito di Annibale erano presenti i frombolieri delle isole Baleari. Di essi, la legenda dice che fossero pagati in donne. I Balearici erano soliti andare in battaglia con tre tipi di frombola, attorcigliati intorno alla testa – usate per il lungo, medio e corto raggio. La loro preparazione iniziava prestissimo. Il padre obbligava il figlioletto a colpire un pezzo di pane posto ad una certa distanza. Il ragazzino non poteva mangiarlo fino a quando non fosse riuscito a colpire il bersaglio. Le frombole continuano ad essere ancora usate nelle tecniche di guerriglia, per esempio dai palestinesi durante l’Intifada. Il fromboliere più famoso è il re biblico Davide.


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