Neurorazzi di 2 venerdi' al neuro di 1 - Stordita 2013

Creato il 27 settembre 2013 da Valeskywalker @valeskywalker
Per una serie di interferenze metereologiche, influenzali e mediche, negli ultimi 14 giorni le correnti pluridirezionali che soffiano tra i buchi del mio cervello grovierizzato*  hanno fatto sufficienti danni far finire nel cesso tutti i punti dilegentemente accumulati con le mie  liste delle cose da fare ogni santa mattina (che non completo mai ma quanto meno ho una traccia da inseguire) e con tutti i riconoscimenti di stima alle mie avventure di madreconvoglio - alzata con pugno (o mi aiuti o levati di torno, che tuttosommato sono abbastanza organizzata da poter far a meno di te, stronzo/a)
* (da 18 mesi di gravidanza, 10 di allattamento (ok, 7 di allattamento puro, 3 di misto), 22 di monomadritudine e 13 di bimadridine)
Accompagnata di corsa la Viatrix all'asilo, portandomi appresso Meraviglia imbozzolata nel sacco a pelo direttamente dal letto, pigiamata, pisciata e incrostata,  mi sono riportata a casa lo zainetto. Ritornata venti minuti dopo con Meraviglia naturalmente sbigottita e anche spazientita,  mi sono introdotta nell'asilo strisciando come un ninja ma la bidella mi ha sgamato proprio mentre stavo infilando lo zainetto nell'armadietto della Viatrix e mi ha riso in faccia. Tre ore dopo vado a a riprendere la Viatrix, dimentico le sue scarpe (il suo unico paio di scarpe nell'attuale misura) e la riporto a casa in calzini: proprio nell'unico pomeriggio in cui voleva fare la Maratona a piedi della citta'.
Rimbecillita dalle grida "dammi gelato! dammi gelato!" ripetute ai decibel registrati negli anni che furono all'uscita dell'autostrada per Airasca per tutto il tempo necessario a caricare l'asciugatrice e ricaricare la lavatrice (certi attimi durano secoli), ho sbattuto nel bimby dello yogurt e mezza busta di mirtilli surgelati. Le Ice hanno gradito cosi' tanto che l'appartamento sara' positivo al Luminol per i prossimi duecento anni. Gli extraterrestri arriveranno  si domanderanno com'e' che questi polacchi erano cosi' barbari ancora nel 2013 da nutrirsi di bacche non prelevandole dal piatto ma leccandole su dal pavimento, dl bordo della vasca e dai davanzali.
Ho capito subito che i popoti sono gli ippopotami (in polacco muminki, che lei chiama innocentemente i minki: mammaaaaa, dammi minki!)  ma ci ho messo mezza giornata a cogliere che zuccolilli e' coccodrillo, esasperando la Viatrix al terzo dei tre livelli E (esorcismo).
Mentre nel panorama varsaviese campeggiano ad inquietante grandezza di ISOLATO i faccioni dei giudici di Masterchef (e soprattutto le tettone di Magda Gessler, che sembrano minacciare di cadere portandosi dietro svariati metricubi del condominio su cui sono stese), sono rimasta vittima della moderna globale televisiva ferocia culinaria: dopo tre giorni, sono ancora dilaniata dal passaggio nel mio stomaco di un menu molto chic di un  ristorante molto chic il cui lo chef molto chic cucina piatti molto chic che prevedono l'uso di almeno 23 spezie differenti e in quantita' ingentissime (tivchieggiare sullo zenzevo fa povevo, caava) nonche' la riduzione in poltiglia di qualsiasi elemento visivamente riconoscibile come cibo e la sua riproposizione sotto forma di agglomerato uniforme.
Io sono apertissima alle cucine differenti, ma inizio ad odiare gli esperimenti irragionevoli: se per secoli nessuno ha messo il gorgonzola sul pesce o tritato la bistecca per rimpastarla con pomodoro e aglio, forse c'erano dei motivi. E quindi via di dieta molto chic che si chiama acidite'delimorte'
Ho sempre pensato che avremmo mandato le bimbe a qualche scuola internazionale, per poterle poi reinserire dovunque ci sposteremo, ma come una vera yummy mommy, cioe' una bionda svampita diventata madre, non mi sono mai domandata quanto costassero. Quando l'altra mattina ho letto questo post mi sono piegata in quattro dalle risate e posta qualche dubbio sulla validita" didattica di queste scuole, alla fine dei conti. Dopodiche' al pomeriggio una prossima expat a Varsavia mi ha detto quanto paghera' alla British School per il secondo semestre dei quattro figli e mi ha preso un coccolone. E ripensamenti tipo scuola pubblica e lezioni di francese ed inglese a parte.
Da quando la Viatrix va all'asilo sono piena di tempo libero esattamente quanto lo ero prima che andasse all'asilo. Cioe' quasi niente. Oltre a quanto qui saggiamente riassunto, aggiungerei delle riflessioni marzulliane: in quale dimensione finisce il tempo libero materno, se in teoria le ore di servizio diminuiscono? Esiste un buco nero in qualche galassia lontana lontana che inghiotte tutti i potenziali minuti di lettura, di depilazione,di acquisto ponderato e di caffe' leggendo il giornale che le madri con almeno un figlio all'asilo dovrebbero invece ritrovare?
La Viatrix, come ormai sanno tutti i miei quattro lettori, ha problemi col sonno. Ultimamente ci sono delle crisi di paura, potrebbe essere l'asilo, o piu' semplicemente l'assenza prolungata del padre, la mancanza dei nonni appena rivisti, il via vai di zii, zie, parenti. amici et benefattori: mentre tutti gli studiosi, gli esperti, i tuttologi, la sosia della Merkel e le mamme dicono e scrivono fiumi reperibili su Google su come sia importante lavare-  vestire -  nutrire - far giocare il bambino ogni giorno della sua vita alla stessa identica ora per garantirne serenita' e sonno, a nessuno fotte di studiare come fare a dare una mano a quei bambini che devono affrontare l'amore a distanza prima ancora di saper parlare che hanno dei padri che se andassero a dormire alle 8 non li vedrebbero se non nel weekend. Fallo tu Valentina Vaselli in arte Donna Bionica, nel tuo enorme tempo libero di donna che sta a casa. Va bene, sissignore, mi zittisco e pedalo, che la bici l ho voluta io. Bartala, altro che Donna Bionica. E dire che in bici non ci so andare e ho preso 7 di ginnastica per tutti e 13 gli anni di scuola.
Presto che e' tardi. Mi esce di bocca tutti i santi giorni quando usciamo dall'asilo e lei vuole correre nel vento gelato a cogliere margherite mentre io voglio solo tornare a casa prima che quel vento gelato mi sconquassi la colite. Da confronti whatsappeschi con madri di figli maschi, scopro di salvarmi almeno dal riprodurre l'altro tormentone: attento - che - cadi. Fiuuuu.
Nell'ascoltare il loop youtubbesco degli episodi di Peppa Pig, di colpo ho pensato che Peppa si rivolgesse proprio a me dal mio computer, come Hal 9000 in Odissea nello spazio, per ricordarmi che se certe notti mi sembrano una merda, in realta' quelle notti di phon acceso a palla per ore in quanto unico modo per chetare la viatrix colicosa et bellicosa, erano peggio.
Al momento siamo chiuse in casa in  volontariamente proclamato lockdown familiare, come nuova ed ultima strategia di cura contro i catarri che ci infestano da tre settimane, resistenti a tutti gli sciroppi, caramelline, oli, fluidi, compressors e preghiere, ogni volta riattivati dalla minima folata di vento: l'idea e' che i maledetti, invece di seguirci ovunque, si annoino a morte tappati in casa e cosi' finalmente decidano di uscire dal nostro corpo, pur di uscire. Tutturu turu, turu tu turu


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