Veronica Rossi vive nel nord della California con il marito e due figli. Never Sky, primo volume di una trilogia, è il suo romanzo d’esordio: bestseller negli Stati Uniti, è in corso di pubblicazione in 25 paesi e Warner Bros ne ha acquistato i diritti cinematograci.
Sito: http://www.veronicarossi.com/
Never Sky Trilogy :
1. Never Sky. Sotto un cielo selvaggio
2. Through the Ever Night ( gennaio 2013)
3. Into the Still Blue
+ Road And Liv, romanzo indedito in Italia
Autore: Veronica Rossi
Serie: Never Sky Trilogy , n° 1
Edito da: Sonzogno
Prezzo: 17.00 €
Genere: Romance, distopico, avvenutura, fantascienza
Pagine: p.
Voto:
Trama: Lo chiamano Never Sky, è un cielo violento, pervaso dall’Etere, sostanza che causa tempeste continue, morte, distruzione. La vita sicura è possibile solo dentro l’enclave Reverie, un mondo barricato, una biosfera ipertecnologica dove ogni pericolo, persino malattie e invecchiamento, sembra appartenere a un lontano passato. Fuori invece, nel dominio dell’Etere, non è dato avventurarsi, nessun abitante di Reverie oserebbe mai, perché la Fucina della Morte è una terra brutale e desolata, infestata da individui assetati di sangue. La bella e giovane Aria vive a Reverie: qui lei e i suoi amici possono scegliere, istante dopo istante, di abitare infiniti mondi virtuali, come in un interminabile videogioco. Anche lei, al pari di tutti, teme l’ignoto oltre il confine del proprio Eden. E quando verrà ingiustamente cacciata dalla sua società di eletti, si ritroverà sola e disperata nella Fucina della Morte, sotto un cielo feroce, in un incubo senza fine. È come essersi risvegliata all’improvviso in un corpo che non riconosce, in balìa di un mondo popolato dai discendenti reietti dell’umanità che, dopo la Grande Catastrofe, non hanno trovato rifugio a Reverie. Solo quando il suo sguardo incrocia quello selvaggio di Perry, un giovane Outsider ribelle, Aria comincia a intuire: quel luogo forse contiene la vita che non ha mai vissuto, le sensazioni che le erano negate nell’universo asettico in cui era cresciuta. Ma è anche la morte vera a minacciarla da ogni dove. Presto lei e Perry, opposti in ogni cosa, scopriranno di custodire l’uno la chiave per la redenzione dell’altro. E quella per intraprendere la lunga e avventurosa strada che conduce a unire i destini di Reverie e della Fucina della Morte, fondendo il mondo ideale con il reale.
Recensione
di TheLunaticGirl
In questi ultimi anni il genere fantasy è stato riscoperto ed è riuscito, grazie alla pubblicazione di romanzi più o meno di qualità, ad uscire dalla nicchia nel quale aveva vissuto, per conquistare il ‘grande pubblico’, e così storie di maghi, vampiri, licantropi, draghi ecc.. hanno cominciato ad affollare le nostre librerie. Purtroppo non possiamo dire lo stesso di un altro genere che, soprattutto in Italia, non ha avuto modo di fare questo salto, nonostante la lungimiranza di alcuni esperimenti di qualche casa editrice: quello fantascientifico-distopico.
Se è vero che il fenomeno dei vampiri è scoppiato con il successo della saga di Twilight, non possiamo che sperare che l’uscita italiana di Never Sky riesca a smuovere le acque di quest’altro genere. Primo capitolo di una trilogia fantascientifica, il romanzo d’esordio di Veronica Rossi stupisce non solo per la qualità della scrittura, ma anche per l’originalità dei contenuti che, sebbene ci presentino un mondo molto lontano dal nostro, non può che spingere alla riflessione. Il romanzo sembra costituirsi su una serie di contrapposizioni: la Fucina della Morte e i Reami; gli Outsider, detti anche i Selvaggi, e le Talpe; le Biosfere e ciò che è dominato dall’Etere, ma tutte queste dicotomie alla fin fine possono essere semplificate in un solo contrasto, quello tra ciò che vero, genuino e ciò che è manipolato.
Queste contrapposizioni vengono sottolineate a livello stilistico dall’alternanza dei capitoli, scritti in terza persona prima dal punto di vista di Perry, selvaggio dalle speciali doti fisiche, e poi da quello di Aria. Quest’ultima, abitante della Reverie, una delle Biosfere, ha perennemente l’occhio sinistro coperto dall’Iride, una membrana che le permette di frazionarsi e ‘vivere’ esperienze incredibili nei Reami, realtà virtuali capaci di riprodurre sensazioni ingannando le percezioni del cervello. Fuori dai confini sicuri del mondo barricato di Reverie, vivono i Selvaggi, costretti a sottostare all’Etere, una sostanza ingovernabile che provoca con le sue tempeste morti e carestie. Dopo essere stata lasciata nelle Fucine della Morte e aver intrapreso un viaggio al fianco di Perry, la ragazza comincia a scoprire il mondo, quello vero. Inizialmente spaventata da tutte le emozioni che l’assalgono, lascia poi che sia la curiosità ad avere la meglio, spingendola a porre continuamente domande per tentare di capire questa nuova realtà, così diversa da come se l’aspettava.
Neil Gaiman diceva che “la fantascienza, così come ogni altra forma d’arte, è un prodotto della sua epoca, che riflette o reagisce o illumina i pregiudizi, le paure e i presupposti del periodo in cui è stata scritta.” Il senso di questa affermazione appare più che evidente leggendo Never Sky. La scrittrice affronta tematiche che in un modo o nell’altro ci riguardano tutti, forse ora più che mai, inserendo i protagonisti in un’epoca che appare così distante dalla nostra, ma allo stesso tempo così vicina per gli interrogativi che pone. Il rapporto tra un mondo ipertecnologico e le incontaminate terre in balia della natura, la riscoperta di quest’ultima da parte degli individui, il valore dei legami, la ritualità, il senso del dovere: sono tutti quesiti che affollano non solo la mente di Aria, che comincia ad analizzare il suo mondo, pieno sì di possibilità, ma dove tutto è creato al laboratorio e l’intensità delle emozioni non ha nulla a che vedere con quella delle sensazioni reali. I suoi occhi finiscono per essere i nostri e così anche noi ci troviamo di fronte alla rivalutazione di quello che ci circonda, guardando con occhi diversi alcuni oggetti a cui prima non avevamo dato veramente importanza.
Non voglio spingermi troppo in là, non sto cercando di dire che Never Sky è uno di quei libri che vi cambia la vita. Non posso, mentirei, ma questo romanzo è sicuramente una ventata di aria fresca da respirare a pieni polmoni. Veronica Rossi ha posto le basi per una trilogia young adult dalle grandi potenzialità, che fa riflettere e intrattiene allo stesso tempo, accontentando anche chi ha bisogno di una storia d’amore, ma senza lasciarsi andare a troppe smancerie.