So per molteplici esperienze dirette e numerosissime conoscenze che l’ambiente delle arti marziali (come molti altri del resto) nasconde tante bellezze ma è anche intriso di sentimenti altalenanti spesso sfocianti in tensioni personali, proiettate nel sociale in modi svariati (tipo forum, social networks e video di ogni genere) spesso fuorvianti per l’utente medio, curioso e allettato, che vuole avvicinarsi a quest’ambiente.
Ho preso in seria considerazione di non fare nulla, di mollare tutto, di cestinare centinaia di scritti, idee e interrogativi, mandando all’aria ore interminabili al computer, piacevoli ma talvolta seriamente impegnative. Questo tentazione è stata forte, dettata dalla consapevolezza che, come succede ogniqualvolta qualcuno fa qualcosa, vi saranno persone che mi contesteranno, a cui il mio progetto non piacerà anzi lo odierà, sparando ai quattro che non ce n’era proprio bisogno. Ho provato ad analizzare queste sfaccettature ma a un certo punto ho scelto di correre il rischio, di assumermi la responsabilità: a un certo punto ho smesso di avere paura dei giudizi altrui, di essere aspramente criticato o peggio ancora snobbato poiché accanto alla maturazione di questi ultimi due anni, come accanito utente web, scrittore e artista marziale, sono cresciuto come persona.
Ho imparato a trovare il giusto distacco da tutte quelle critiche distruttive che tante volte hanno ferito una persona sensibile come reputo di essere. Ho imparato a fare pace con l’ìpotetico “nemico” tramutando la sua identità con “persona che esprime un punto di vista diverso dal mio” talvolta offensivo o provocatorio ma non per forza sbagliato. Ciò che leggiamo nelle critiche e giudizi altrui spesso è un riflesso della nostra visione diversa della realtà… prendiamo un bel respiro e poniamoci nei classici “panni” di chi abbiamo di fronte. Perché non gli piaccio o non gli piace il mio lavoro? Ecchenesò! Non posso essere simpatico a tutti, per carità ho molti difetti, e di certo non potrà piacere a tutti il mio lavoro – in questo caso il New Bushido – e allora.. che mi importa, mi sono detto.
Sono certo che piacerà a molte altre persone, per esempio a quelle che:
- non sanno ancora quale arte marziale intraprendere
- vogliono migliorare ulteriormente la loro pratica nel dojo
- sono affascinate dall’energia vitale (ki) ma non l’hanno mai sperimentata concretamente
- cercano il lato più filosofico, magari lo hanno letto in qualche libro o sentito nominare da un maestro però non sanno come applicarlo nella loro vita quotidiana.
Scopri se fa al caso tuo cliccando qui —>> www.newbushido.net
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