New Horizons: meno di 100 giorni a Plutone

Creato il 08 aprile 2015 da Aliveuniverseimages @aliveuniverseim

Dopo 111 mesi di navigazione, il veicolo spaziale più veloce lanciato finora dall'uomo, si trova a meno di 100 giorni dalla sua destinazione finale: Plutone.

Il prossimo 14 luglio alle 11:49:58 UT la sonda della NASA News Horizons effettuerà un passaggio ravvicinato raggiungendo la distanza minima di 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano.

Mentre la NASA sta coinvolgendo il pubblico nella ricerca di nomi appropriati per le caratteristiche topografiche che verranno scoperte, con un concorso che terminerà il 24 aprile, al Johns Hopkins Applied Physics Laboratory nel Maryland, al KinetX Aerospace in California e al Jet Propulsion Laboratory della NASA, sempre in California, si sta lavorando duramente per organizzare lo storico incontro.

Dal loro lavoro dipenderà il successo della missione, spiega Alan Stern, ricercatore principale, sul sito web skyandtelescope.com.
La navigazione e il corretto puntamento in questa fase di avvicinamento saranno fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi.

Siamo abituati a sentir parlare di "finestra di lancio" durante le partenze dei veicoli spaziali da Terra: sia che si tratti di un cargo o della Soyuz diretti alla Stazione Spaziale Internazionale o di una sonda verso Marte, la finestra di lancio rappresenta l'arco di tempo ottimale, spesso vincolato, per raggiungere la destinazione stabilita. Se per qualche motivo il lancio non dovesse avvenire, pur causando una serie inconvenienti anche economici, non sarebbe così grave perché si potrebbe attendere l'opportunità successiva. Ma per la New Horizons la finestra del flyby sarà molto stretta e senza una seconda chance. Se gli eventi non dovessero verificarsi nel posto e nel momento giusto, la sonda, ad esempio, eseguirebbe le sequenze scientifiche programmate a vuoto, riprendendo lo spazio invece di Plutone e Caronte.

Se la sonda si troverà nel posto giusto al momento giusto, potrà osservare il Sole e la Terra sorgere sopra Plutone e Caronte. Credit:
NASA / JHU-APL

Fondamentale è quindi stabilire con estrema precisione la posizione di News Horizons: per far ciò le squadre stanno combinando i dati ricevuti dal Deep Space Network della NASA con la tecnica di navigazione ottica della sonda, con cui la fotocamera LORRI registra la posizione di Plutone ed i suoi satelliti sullo sfondo stellato. Tutte quelle immagini rilasciate finora in cui si assapora il fascino di mondi lontani, hanno in realtà una grande valenza tecnica.

Le ultime le trovate qui:

"Dopo tutto non siamo mai stati lì", ha detto Stern, "e la sua orbita [di Plutone] è meno nota di quella dei pianeti più vicini al Sole".

Il ritmo di queste riprese si intensificherà nei prossimi mesi e dopo una revisione incrociata dei dati, le squadre potranno pianificare fino a sei correzioni di traiettoria tra il 15 maggio e il 1 luglio. Dopo tale data non sarà più possibile accendere il motore ma si potranno ancora apportare alcune compensazioni sulla pianificazione dei tempi.

"E' come infilare la cruna di un ago nello spazio intorno a Plutone con un telecomando da Terra, che si trova a 4,8 miliardi di chilometri di distanza", ha dichiarato Stern, aggiungendo: "grazie al loro lavoro ci aspettiamo il massimo approccio entro 8 minuti rispetto all'ora prevista, dopo un viaggio di 9 anni e mezzo (che corrisponde a 5 milioni di minuti), entro 800 chilometri dalla posizione prevista dopo un viaggio di 4,8 miliardi di chilometri".

Cosa aspettarsi durante l'incontro? Gli scienziati della missione prevedono raffiche di particelle cariche con velocità fino a 1,6 milioni di km/h, che rallenteranno interagendo con l'atmosfera del pianeta nano. Infatti, nonostante Plutone di trovi a 5,8 miliardi di chilometri dal Sole, sente ancora gli effetti del vento solare. Il Solar Wind Around Pluto ( SWAP) ed il Pluto Energetic Particle Spectrometer Science Investigation ( PEPSSI) aiuteranno gli scienziati a caratterizzare l'ambiente.

"Per qualche ragione sconosciuta, il Sole sta soffiando meno duramente gli ultimi dieci anni e mezzo, stiamo assistendo al vento solare più debole dell'era spaziale," ha detto il co-ricercatore Dave McComas, del SwRI (Southwest Research Institute). "Un vento solare debole significa che la dimensione della regione dove interagisce con l'atmosfera superiore sfuggente dal pianeta nano, è maggiore rispetto alle nostre precedenti previsioni".

Il co-ricercatore Fran Bagenal, dell'Università del Colorado, a Boulder, ha aggiunto: "questo significa che New Horizons potrebbe attraversare il confine di interazione tra il vento solare e l'atmosfera di Plutone per molte ore, ancor prima del suo approccio più vicino del 14 luglio e ciò sarà una vera miniera d'oro scientifica".


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