New Nintendo 3DS - Recensione

Creato il 05 febbraio 2015 da Intrattenimento

Dopo un mese e mezzo di test, ecco il nostro giudizio finale sul rinnovato portatile Nintendo

Sono passati cinque mesi dall'annuncio del New Nintendo 3DS: era la fine di agosto 2014 quando la società nipponica decise infatti di alzare il velo sopra alla revisione di metà carriera della sua console portatile, generando le inevitabili discussioni su siti e forum di tutto il mondo. Mentre Giappone e Australia hanno già accolto prima della stagione natalizia sugli scaffali dei negozi il rinnovato handheld, in occidente è soltanto a partire dal 13 febbraio che si potrà acquistare il New Nintendo 3DS e l'analoga versione XL. Dopo oltre un mese di test su quest'ultimo modello, possiamo finalmente darvi il nostro giudizio definitivo. Per quanto riguarda la descrizione precisa e minuziosa delle caratteristiche della console, vi rimandiamo al nostro recente speciale di approfondimento; in questa sede ci limiteremo quindi a raccontare le nostre impressioni d'uso approfondite, dando il nostro parere sulla qualità complessiva della più recente console prodotta da Nintendo e sull'opportunità per chi già possiede una precedente versione di mettere mano al portafogli. Ma se siete persone che badano al sodo e hanno poco tempo da perdere, sintetizziamo al massimo: il New Nintendo 3DS è un eccellente restyling che smussa gran parte degli spigoli dell'hardware originale, garantendo un palpabile miglioramento sotto praticamente ogni aspetto.

twittalo! Il New Nintendo 3DS è un convincente restyling che migliora l'esperienza d'uso sotto ogni aspetto

L'importanza dello stick

Abbiamo già sostenuto come le due linee di prodotto all'interno dell'offerta del New Nintendo 3DS si distinguano, ora ancor più che in passato, per una differente filosofia di utilizzo che ne delinea anche il target finale: laddove la versione "normale" (disponibile in Nero o Bianco), per dimensioni e soprattutto grazie alle cover intercambiabili, è diretta all'utenza più giovane, al contrario l'XL appare più adatto ad un pubblico adulto. Senza dubbio più raffinato nei colori della scocca (Blu Metallico e Nero Metallico), ma anche più sobrio in quelli dei tasti frontali, che sul New Nintendo 3DS omaggiano invece esplicitamente la quadricromia del controller del Super Nintendo. Al di là di questo, la nuova revisione porta con sé anche una omogeneità di design all'interno della linea di prodotto che prima, tra Nintendo 3DS e XL, era molto meno tangibile. Ora invece, eccezion fatta per alcuni dettagli e - ovviamente - per le dimensioni, le due console sono esteticamente identiche, con angoli smussati e una collocazione di tasti e slot assolutamente uguale. Una delle novità più importanti in senso assoluto è ovviamente l'inclusione di un secondo analogico, denominato Stick C e posizionato sopra al tasto Y frontale. Le dimensioni sono molto più ridotte rispetto al Pad Scorrevole, ma questa appare una scelta sensata sia per il collocamento sul corpo della console che rende tale analogico facilmente raggiungibile, sia per la sua funzione ideale. All'atto pratico infatti, lo Stick C risulta del tutto adeguato se utilizzato appunto come supporto per l'esecuzione di azioni occasionali e per così dire "secondarie": come già detto, per esempio nella correzione della telecamera virtuale in The Legend of Zelda Majora's Mask e Monster Hunter 4 Ultimate funziona alla perfezione senza lasciare spazio a critiche di sorta. Non lo riteniamo però altrettanto adatto a contesti più dinamici e con sollecitazioni continue, come potrebbe essere in un first person shooter, tanto per capirci: l'assenza di un incavo per accogliere il pollice, la rigidità della plastica utilizzata e la di fatto quasi totale assenza di corsa (è praticamente immobile) non lo rendono adeguato a lavori di precisione e di grande reattività, limitandone un po' la duttilità. Per esempio in Resident Evil: Revelations, in cui il secondo stick ha la funzione di regolare la mira delle armi, i risultati non sono particolarmente positivi. Resta il fatto di come comunque lo Stick C vada a colmare una grave lacuna del design originale, che aveva azzoppato fino ad ora il Nintendo 3DS in diversi contesti di gameplay tridimensionale e aveva costretto la casa di Kyoto a tentare la strada di una periferica brutta e poco pratica come quella del Pad Scorrevole Pro. Ora Nintendo ha di fatto incorporato le funzioni di quest'ultimo sul nuovo hardware: oltre all'analogico, nel New Nintendo 3DS sono stati aggiunti quindi 2 tasti dorsali, ovvero ZL e ZR, ben posizionati e facilmente raggiungibili: in questa maniera, la nuova console è quindi anche retrocompatibile con tutti i titoli che hanno offerto il supporto al suddetto Pad Scorrevole Pro.

Più muscoli e più cervello

La lista delle novità si allunga poi grazie all'ottimo e incisivo miglioramento nella CPU, malgrado Nintendo non abbia voluto divulgare con precisione i dettagli in merito alle caratteristiche tecniche dei processori montati sul nuovo modello. Si è parlato anche del doppio di RAM e VRAM rispetto al passato, ma al di là delle speculazioni ciò che importa è il risultato finale. Sotto questo punto di vista il vantaggio del New Nintendo 3DS è evidentissimo e indiscutibile in tutta una serie di situazioni, così da rendere l'esperienza d'uso molto più piacevole e fluida. Per esempio l'accesso all'eShop e i tempi di download si sono drasticamente ridotti, così come quelli necessari per accedere a giochi e applicazioni o per chiudere un software e tornare alla schermata principale premendo il tasto home. Considerando la lentezza a volte sconfortante del precedente hardware, si tratta di un miglioramento straordinariamente gradito. Nel dettaglio, si può quantificare con 2 secondi in meno rispetto al precedente modello per il processo di accensione fino al menu principale, che diventano quasi 20 in meno (circa la metà) per raggiungere la schermata principale di un gioco "pesante" come Super Smash Bros. Il ritorno alla home vede di nuovo un enorme vantaggio per il New Nintendo 3DS XL, che batte il predecessore di quasi 15 secondi. Le differenze sono davvero consistenti, quindi. Le maggiori risorse a disposizione del New Nintendo 3DS saranno impiegate anche per la pubblicazione di titoli esclusivi, destinati quindi a funzionare solo ed esclusivamente su quest'ultima versione del portatile Nintendo. Per il momento in realtà l'unico gioco annunciato appartenente a questa categoria è Xenoblade Chronicles, conversione dello splendido jrpg già pubblicato su Wii. Considerando gli oltre 50 milioni di "vecchi" Nintendo 3DS venduti finora, dubitiamo però che la casa di Kyoto voglia davvero rischiare di irritare la sua utenza calcando la mano in tal senso; più probabile che i titoli esclusivi siano destinati ad essere pochi e legati a generi di nicchia piuttosto che ai grandi brand Nintendo. Chi vivrà vedrà. Anche senza spingerci nel campo delle esclusive, è comunque più che probabile che gli stessi giochi offrano miglioramenti estetici più o meno sensibili grazie alla maggiore potenza a disposizione: vedi per esempio Monster Hunter 4 Ultimate, che garantisce su New Nintendo 3DS texture e frame rate superiori. Altra caratteristica importantissima è il 3D super-stabile, ovvero il miglioramento della tecnologia del 3D stereoscopico, che grazie alla presenza di un sistema di head tracking supportato dalla telecamera frontale elimina di fatto completamente il più grande difetto riscontrato in tal senso in passato su Nintendo 3DS, ovvero la perdita dell'effetto profondità quando lo schermo non era perfettamente allineato di fronte agli occhi, eventualità ancora più probabile e fastidiosa coi giochi che sfruttavano il giroscopio. Anche la minima variazione comprometteva la buona riuscita del 3D, e questa scomodità si è rivelata la ragione principale per la forte disaffezione del pubblico del portatile Nintendo riguardo alla caratteristica in oggetto. Ora invece alzare la levetta diventa un piacere, dal momento che la tridimensionalità ne guadagna in consistenza e accessibilità: non più un frustrante equilibrismo sulla sottile linea concessa da una acerba tecnologia, ma piuttosto uno sfruttamento sereno e spensierato finalmente del tutto assecondato ai gusti e alle preferenze dell'utente. Sarà interessante dunque vedere se la correzione del problema grazie al New Nintendo 3DS permetterà all'effetto 3D di tornare ad essere rilevante per i giocatori e gli sviluppatori, oppure se ormai il disinteresse dell'intera industria dell'intrattenimento abbia inevitabilmente portato a metterci una pietra sopra. Merita qualche riga anche il browser internet, che grazie alla nuova CPU e al supporto per l'HTML 5 diventa finalmente utilizzabile. Si tratta ovviamente di una soluzione limite vista la risoluzione degli schermi, ma perlomeno i tempi di attesa per i caricamenti e per la navigazione tra le pagine non sono più insostenibili come prima. A titolo di curiosità, ai viziosi interessati a visitare siti per adulti tramite il New Nintendo 3DS farà piacere sapere che nella versione europea non è presente il famoso filtro da sbloccare tramite una transazione via carta di credito di pochi centesimi, cosa che ha sollevato qualche discussione nella edizione giapponese.

Trasferimento dati? Ahi ahi ahi!

Immutata invece la risoluzione degli schermi, sempre decisamente bassa considerando gli standard moderni dei dispositivi mobile. Ovviamente il valore di ppi diminuisce sullo schermo maggiorato dell'XL rendendo l'immagine ancora più spixellata. Possiamo però sostenere con certezza come il pannello utilizzato per lo schermo superiore sia di qualità migliore: nel confronto diretto con un precedente Nintendo 3DS XL si avvertono distintamente colori più saturi e una migliore equilibratura dei toni, non più tendenti al giallo come in precedenza. È inoltre presente ora una funzione di regolazione automatica della luminosità degli schermi che, esattamente come nei telefoni cellulari, si adatta alla situazione dell'ambiente in cui ci si trova. Fortunatamente si tratta di un'opzione disattivabile, ed è infatti ciò che noi abbiamo fatto ben presto preferendo una impostazione fissa e manuale di tale elemento. Va segnalato infine che, mentre la taglia degli LCD sull'XL è la stessa che in passato, il New Nintendo 3DS ha invece goduto di un aumento nell'ordine di 1/3 di pollice, che ha determinato anche una minima maggiorazione delle dimensioni dell'intera console. Particolarmente intrigante poi, perlomeno in prospettiva futura, è invece la presenza di un chip NFC che permette di rilevare gli amiibo semplicemente posizionandoli sullo schermo inferiore. Un'operazione al momento abbastanza fine a sé stessa vista la compatibilità con il solo Super Smash Bros. (tra l'altro ancora da integrare), ma destinata ben presto ad acquistare valore con l'uscita di titoli come Code Name: S.T.E.A.M., Ace Combat: Assault Horizon Legacy, One Piece: Super Grand Battle X e sicuramente molti altri in futuro. Malgrado sia previsto un adattatore esterno per consentire l'uso degli amiibo anche alle precedenti versioni del Nintendo 3DS, l'integrazione del New Nintendo 3DS rende le cose senza dubbio più semplici e accessibili. Sensibile il miglioramento nell'autonomia complessiva, che dalla nostra esperienza sul New Nintendo 3DS XL risulta in grado di garantire un'oretta di durata in più rispetto al predecessore. Risultati analoghi dovrebbero essere offerti anche dalla versione standard, per un totale comunque abbondantemente superiore alle 5 ore. Da segnalare infine come Nintendo abbia modificato in questa occasione il formato delle schede di memoria utilizzabili: non più le SD, bensì le più compatte e moderne Micro SD. Questo comporta necessariamente l'inconveniente di dover affrontare una spesa aggiuntiva (la scheda da 4 GB inclusa è infatti insufficiente per la maggior parte degli utenti), senza parlare del processo di trasferimento dati nel caso di passaggio da un "vecchio" Nintendo 3DS al nuovo: una operazione cervellotica, poco pratica, interminabile e anacronistica, che richiede la presenza in contemporanea di entrambe le console e che sottolinea purtroppo le lacune che ancora Nintendo dimostra in alcuni aspetti che dovrebbero essere invece scontati. Nel caso in cui possediate un Nintendo 3DS con una SD gonfia di diversi GB di dati, il nostro consiglio è senza dubbio quello di usare un lettore di schede e un computer tramite i quali trasferire tutto dalla vecchia alla nuova scheda, lasciando poi al software delle console unicamente il compito di migrare i dati dell'account. Ne guadagnerete in tempo e in salute, di sicuro. New 3DS e New 3DS XL - Unboxing

Quasi tutto ok

Ma sia chiaro, non sono soltanto gli aspetti positivi quelli che abbiamo annotato sul nostro taccuino. Ad esempio, dobbiamo indicare necessariamente alcune imperfezioni relative alla qualità dell'assemblaggio e ad alcuni elementi del design della console. Per quanto riguarda il primo aspetto, ci sentiamo di segnalare la scoperta di un minimo gioco al livello della cerniera che unisce la parte superiore a quella inferiore della console: in pratica, spingendo lateralmente lo schermo abbiamo infatti notato una leggera mobilità derivante dal non impeccabile dimensionamento delle parti che si vanno ad incastrare, che lascia appunto un piccolo spazio di movimento alle due componenti. Sia chiaro, si tratta davvero di una inezia, e non possiamo escludere che si tratti di un difetto legato unicamente al nostro esemplare, sta di fatto che lo stesso gioco non era ravvisabile sulla precedente versione della console. Il piccolo spessore tra gli incastri degli schermi Decisamente più criticabile è invece la scelta di design che ha portato allo spostamento dell'alloggiamento della scheda di memoria, passata dalla precedente collocazione sulla cornice laterale (protetta da una semplice linguetta di plastica) a quella sotto la scocca inferiore del New Nintendo 3DS. Per accedere alla Micro SD è necessario quindi dotarsi di cacciavite per togliere due viti e sollevare poi - applicando una discreta forza - la cover inferiore. Questo comporta due effetti collaterali: il primo è naturalmente la maggiore complessità nell'accesso alla scheda di memoria, elemento destinato a rendersi davvero fastidioso per chi abbia i propri giochi su più di una Micro SD. In tal senso il nostro consiglio, nel caso decidiate di affidarvi pesantemente al download di titoli in versione digital, è di utilizzare fin da subito una scheda di grande capacità, così da poter appunto eliminare quasi del tutto tale eventualità. Anche perché la cover da rimuovere, e qui passiamo al secondo effetto collaterale, da l'impressione di essere non proprio solidissima, realizzata con una plastica piuttosto sottile e leggera. Nella malaugurata ipotesi che frequenti sollecitazioni la portino a rompersi, potrebbe presentarsi una specie di piccolo dramma soprattutto per la versione XL del New Nintendo 3DS, che come detto in apertura non può contare appunto sulle cover intercambiabili del fratello minore. E poi, come non citare le fotocamere. Dando per scontato come nessuno abbia mai pensato di preferire la console Nintendo al proprio cellulare per scattare una foto, vedere sensori da 0.3 megapixel su un hardware del 2014 è davvero deprimente. Malgrado si possano effettivamente riscontrare migliori risultati in condizioni di scarsa illuminazione dell'ambiente, e pur comprendendo come Nintendo non abbia avuto intenzione di sovradimensionare le capacità delle fotocamere rispetto alla risoluzione degli schermi, rimangono davvero poco più che un giocattolo, improponibili per qualsiasi uso sensato. Una foto scattata col New Nintendo 3DS XL La descrizione del New Nintendo 3DS che abbiamo fatto tratteggia quindi i contorni di una esperienza d'uso senza dubbio migliore rispetto alla versione precedente della console: più fluida per merito della CPU potenziata, più piacevole nell'effetto tridimensionale grazie al 3D super-stabile, più completa e godibile nelle esperienze di gioco per la presenza dello Stick C. Non si tratta evidentemente di cambiamenti imprescindibili in nessun caso: malgrado il New Nintendo 3DS sia un aggiornamento intelligente in grado con ogni probabilità di ridare slancio alle vendite rendendo allo stesso tempo più comoda e serena la seconda metà della carriera del portatile Nintendo, non si pone certamente come un upgrade fondamentale o inevitabile per chi già possieda un qualsiasi precedente esponente della famiglia Nintendo 3DS. In questo minuzioso e attento gioco di equilibrio, la società di Iwata ha dimostrato lungimiranza e rispetto per il suo pubblico: un risultato che merita di essere sottolineato, poiché tutt'altro che scontato.


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