Lei, sempre bellissima. Lui, affascinante. Entrambi, elegantissimi. La celebrazione, sobria. La regina, in giallo. La sorella di lei, la più fotografata. La folla, in visibilio. Il matrimonio, naturalmente, quello del secolo.
L’evento mediatico del 2011, l’unione in nozze di William e Kate, l’erede dell’erede al trono d’Inghilterra e la sua fortunata fidanzata borghese, è stato soprattutto un ripetersi di poche e scelte parole. Uno spettacolo già visto che tra espressioni di cortesia, luoghi comuni, frasi fatte vagamente fasulle e vagamente sincere, ogni commentatore sentiva l’ansia di considerare storico e vicino ai momenti capitali del romanticume novecentesco. Il riferimento costante erano alle nozze tra il principe di Monaco e Grace Kelly, modello insuperato e mai messo alla prova di bellezza, fascino, eleganza, sobrietà (e via di altri aggettivi), ma a trapelare era pure il fantasma benigno dell’unione tra Carlo e Diana, proiettato nel reame dell’immortalità mediatica e quindi ridotto a icona di classicità, senza troppi riferimenti a come poi andò a finire.
I media di tutto il mondo e le milionate di persone che hanno seguito il matrimonio tra le strade di Londra o nel salotto di casa, hanno ancora una volta dispiegato quello che Moretti, nel suo ultimo film Habemus Papam, ha individuato come una delle caratteristiche principali di questa nostra società smarrita: lo smodato amore per il potere.
Non per sudditanza da popolino imbonito, ché all’importanza politica (non economica) della corona inglese non ci crede nessuno, ma per riconoscenza nei confronti di uno show che per una volta soddisfaceva le esigenze di tutti. I giornalisti che alzavano la voce a ogni momento del cerimoniale, la folla che esultava all’apparizione dei new weds (i neosposi, come Antonio Caprarica di Raiuno avrà ripetuto un milione di volte durante la diretta), pure i commenti un po’ sdegnati del giorno dopo, erano tutti aspetti prevedibili e previsti di una rappresentazione che confermava uno status quo per una volta rassicurante.
Da una parte c’erano i ricchi, i belli, i potenti, e dall’altra, a guardare, i normali, i borghesi, i sudditi felici di esserlo. Non, come decenni fa sarebbe venuto normale pensare, noi contro loro, ma loro a nostra disposizione, attori su un palcoscenico di fronte a un pubblico pronto al battimani.
Esattamente come ha mostrato con (a questo punto) mirabile saggezza il film vincitore dell’Oscar di quest’anno, Il discorso del re, parabola regale ambigua e geniale che attraverso il carisma di Colin Firth esalta la moralità delle teste coronate solo per mostrarne la spaventosa vuotezza e l’inevitabile dimensione spettacolare.
In attesa, naturalmente, di nuovi e incomprensibili eventi storici e di altrettante conferme di un ordine fasullo al quale desideriamo spaventosamente credere: magari quando lo stesso William sarà finalmente incoronato o quando suo figlio, l’erede dell’erede dell’erede, sarà anche lui celebrato come new wed.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il sogno europeo affoga nello tzatziki
I big dell’eurozona temono il referendum greco come la peste. Per il possibile risultato sfavorevole ma anche per l’affronto subito. Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Conflittiestrategie
POLITICA, SOCIETÀ, STORIA E FILOSOFIA -
After di Anna Todd
AfterSerie Afterdi Anna Todd Titolo: After Autore: Anna Todd Edito da: Sperling Kupfer Prezzo: 14.90 € Genere: Romanzo, new adult Pagine: 448 Trama: Acqua e... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Nasreen
CULTURA, LIBRI -
Il food trucks a New York, Barcellona e Parigi
La nuova moda è arrivata e le protagoniste sono furgoncini e carovane meravigliose. Stiamo parlando dei food truck, ovvero cibo di prima qualitá sulle... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Witzbalinka
CULTURA, VIAGGI -
La vetrina degli incipit - Giugno 2015
L'incipit in un libro è tutto. In pochi capoversi l'autore cattura l'attenzione del lettore e lo risucchia nel vortice della storia. Oppure con poche banali... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da La Stamberga Dei Lettori
CULTURA, LIBRI -
Stasera alle 23 su La7 Drive di Nicolas Winding Refn
Anno: 2011Durata: 95'Distribuzione: 01 DistributionGenere: AzioneNazionalita: USARegia: Nicolas Winding RefnDrive è un film del 2011 diretto da Nicolas Winding... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
Luci e ombre di Calabria
Sono "emigrante". Nel senso che sono emigrata alla fine degli anni Novanta dalla Calabria al Lazio. Sono una di quegli emigranti senza il richiamo forte delle... Leggere il seguito
Il 01 luglio 2015 da Luz1971
CULTURA, LIBRI