New York

Creato il 17 luglio 2011 da Fylter
Quando si arriva ospite in casa di amici è come approdare su un'isola dopo una lunga navigazione. In questo viaggio sono stato ospite da amici che conoscevo da tempo e da nuovi incontrati lungo il cammino. Sono stato ospite da John e Stav a Tel Aviv, ho dormito ha casa di Beeba a Ramallah, dalla famiglia di Amir a Nazareth, da amici di Lay Ying in Malesia, da Katharina a Berlino, nella grande casa di Jill e Jay a Santa Barbara grazie a Regina, ed ora a New York in uno splendido loft a Brooklyn ospite di Maria e Zac, l'atmosfera è magnifica e qui mi sento come a casa mia.Passare da Cuba a New York è di nuovo un viaggio agli antipodi come mesi fa dal Mar  morto all'Himalaya. Cammino tanto, ormai sono abituato, se procedo con il mio passo posso camminare tutto il giorno senza problemi, ho attraversato a piedi il ponte di Brooklyn verso Manhattan camminando lungo Broadway fino a Time square, una lunga passeggiata.Molte cose è come se le avessi già viste, ritrovo la città che era nel mio immaginario, la New York raccontata dai numerosi film qui ambientati, i taxi gialli, i grattacieli, i musei, le strade grandi e affollate, la gente di tutti i tipi e nazionalità e una  sensazione diversa di libertà. Arrivare al tramonto a Time square è uno spettacolo di luci, immagini e colori, per un momento mi è sembrato che qualcuno potesse domandarmi il biglietto d'ingresso...Trascorro molto tempo a casa, ci sto bene, Maria e Zac lavorano fino a tardi e ci incontriamo la sera per uscire insieme. Andiamo a cena fuori, ad un paio di party ed una sera al bowling, per me è la prima volta,  il posto è immenso, c'è un bel bar e la sala concerti, è molto divertente e ho fatto pure due strike! La zona dove stiamo a Brooklyn mi piace, alcune strade mi ricordano delle vie di Berlino con molti caffè e bar e i ragazzi seduti ai tavoli fuori. Qui rispetto a Manhattan la "velocità" è diversa, mi sento più a mio agio, sembra più facile parlare con le persone, fermarsi a guardare, sedersi in un parco, a Manhattan mi capita di avvertire una sensazione di solitudine non so perchè.In questi giorni ho avuto modo di rincontrare vecchi amici, ho rivisto Page dopo 13 anni e ho conosciuto il marito e i suoi due splendidi figli, ho incontrato Luca all'inaugurazione della sua mostra fotografica, e rivisto Elena che qui riesce a realizzare i suoi sogni.  Capisco solo ora perchè tanta gente si innamora di questa città è davvero un posto unico al mondo, assolutamente da vedere e ne è valsa davvero la pena venire, I NY.









































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