Si conoscevano per sentito dire ed erano pieni di diffidenza l’uno verso l’altro. “Mica penserà di fare la diva viziata con me, come fa da quando portava ancora i calzini corti…!”
Invece, nonostante il primo impatto negativo, a Richard Burton e a Elizabeth Taylor bastarono pochi giorni per cadere in un vortice di passione, di amore, di disperazione, da cui non furono più capaci di uscire. Che si erano innamorati se ne accorse l’intera troupe quando dovettero filmare la scena del primo bacio… Quei due non riuscivano più a staccarsi e tossicchiando a disagio li dovette interrompere il regista. Pare che tutte le difese della Taylor caddero quando lo vide arrivare una mattina con i postumi di una sbronza, la faccia distrutta e le gambe un po’ molli… All’epoca nessuno ancora l’aveva capito, ma anche Liz beveva, sebbene riuscisse per lo più a nascondere gli alcoolici nelle innocue bottigliette della Coca Cola.
L’anno dopo ed era il 1964 si sposarono e rimasero insieme per più di 10 anni. Fu, così come era cominciata, una passione travolgente, che li vide sempre in primo piano, protagonisti di tutta la vita del jet set in ogni parte del mondo. Divi al top della celebrità, quando si spostavano con tutti i loro sei figli, le governanti, i
Nel 1974 però divorziarono. Neanche un amore così forte, esclusivo, prepotente ce la poteva più fare, tale e tanta era stata la tensione di quegli anni sul baratro! Ma non
Poco tempo fa se ne è andata anche Liz e con lei anche un pezzo della bellezza che aveva il mondo! Ma ora che i riflettori si sono definitivamente spenti e la scena sembra vuota, forse riusciremo finalmente a giudicarli di meno e a capirli di più, nella loro grandezza di artisti fuori dal comune e nella loro fragilità così umana… forse troppo umana!
Dei loro soggiorni in giro per il mondo abbiamo preso una ricetta che viene da New York, uno dei posti dove si recavano spesso. A persone esuberanti e tumultuose come loro, la vivacità, l’intelligenza e il modo di vivere disinibito della città, li affascinava. Anche questa torta con i suoi colori accesi, più accesi di tutte le altre Cheese Cake e con le sue decorazioni più ricche delle altre cheese cake, sembra riflettere lo spirito combattivo e allegro della città più famosa dell’Occidente.
Il Cheese Cake o qualcosa che gli somigliava abbastanza, sembra che abbia origini antiche, perché ne parlano le cronache a proposito di un dolce energetico a base di crema di formaggio, che fecero mangiare a Delo, agli atleti nel 776, avanti Cristo, l’anno fatidico in cui si tennero le prime Olimpiadi di tutta la storia. Sicuramente la ricetta passò prima a Roma, poi si diffuse in Europa e arrivò in America con qualche emigrante in cerca di fortuna.
Lì, se ne ha notizia a far data dal 188o, quando un intraprendente lattaio con un nome, che si sarebbe fatto strada, James L. Kraft, mentre cercava di imitare un famoso formaggio francese, il Neufchatel, si ritrovò con un formaggio pastorizzato a cui volle dare il nome di “Philadelphia” , chissà se per qualche riminescienza greca o in onore della città del Nuovo Mondo… Così finirono per adoprare il formaggio, nella versione moderna del Cheese Cake, di cui quella di New York, resta insuperabile.
INGREDIENTI per il fondo: zucchero di canna 2 cucchiai, burro 150 grammi, biscotti “Digestive” 250 grammi.
INGREDIENTI per la crema: vanillina 1 bustina, panna fresca 100 ml, amido di mais 20 grammi, il succo di 1/2 limone, 2 uova intere e 1 tuorlo, Philadelphia 750 grammi, zucchero 100 grammi.
INGREDIENTI per la copertura: panna acida (sour creme) 200 ml, vanillina 1 bustina, zucchero a velo 2 cucchiai.
INGREDIENTI per la decorazione: 8 cucchiai di marmellata di frutti di bosco o di separate marmellate di fragole,mirtilli e lamponi, 3 etti di frutti di bosco misti(fragole, mirtilli e lamponi),acqua calda.
PREPARAZIONE (per una tortiera di circa cm. 24) : mettete i biscotti “digestive” nel mixer,aggiungendo lo zucchero di canna e frammentateli. Ponete i biscotti sul fondo della tortiera, livellando la superficie. livellatela e infornate per 30 minuti. Mettere la teglia nel freezer per 1/2 ora. Cominciate a preparare la crema preriscaldando il forno a 180°C, poi in una ciotola grande ponete le uova, la vanillina, lo zucchero, sbattete il composto con la frusta elettrica. Aggiungete Philadelphia e amalgamate il tutto. Aggiungete il succo del limone, l’amido di mais, un po’ di sale, e infine la panna, seguitando a mescolare. Versate nella tortiera tolta dal freezer e infornate per circa 35 minuti. Se la superficie dovesse scurire seguitate la cottura con la torta coperta da carta stagnola. A cottura avvenuta spegnete il forno e lasciate riposare la torta per altri 30 minuti a forno aperto.Quando il Cheese Cake sarà freddo, mischiate la panna acida con due cucchiai di zucchero e la vanillina, versate sul Cheese Cake livellando perfettamente la superficie. Ponete il dolce in frigo a solidificare per tutta la notte.
Prima di servire decoratelo facendo sciogliere la marmellata in poca acqua calda e versandola sulla superficie del dolce, aggiungendo infine i frutti di bosco. Regola di New York: la torta si taglia a spicchi con il filo interdentale. Siate abili a farlo se già avete aggiunto la copertura di frutta, altrimenti tagliatela prima e poi ricoprite i singoli spicchi.