New york: la città che non dorme mai

Creato il 03 agosto 2014 da Valigia Rossa Valigia Blu @ValigiaRossaBlu

Canticchio Why should I worry? di Billy Joel mentre passeggio sugli stradoni che caratterizzano la città di New York cercando di non farmi assassinare dai taxi né trascinare dalla folla di gente che si ammassa ai semafori.


Ho già visto le 10 cose che non puoi perdere in giro per la Grande Mela. Sono salita sull’Empire State Building, tanto al Main Deck (86º piano) come al Top Deck (102º piano); 46$ mi è costato lo scherzetto… e poi dicono che l’Italia è cara. Ho affittato una bici a Central Park per la modica cifra di 20$, due ore. Modica, già, già… Sono andata alla 5ª Avenida e ho spiato i prezzi del famoso Bergdorf Goodman dove ho visto un vestito che costava 11,900$. Se ci penso, mi vengono i brividi. Ho visto lo Skyline della città, sono andata a vedere un Gospel in una chiesa del Bronx, ho visto il palazzo dove hanno girato il film Ghostbusters (che emozione) … solo da fuori, ovviamente e sono passata per Ground Zero, là dove sorgevano le Torri. Sono andata al MoMa dove ho visto un’esposizione temporanea sulla calligrafia cinese dal titolo Out of Character. Interessante, però non riesco a considerarla “arte”… ma questa è un altro discorso. 25$ l’entrata. Sono andata a Time Square, dove tra il flusso di gente, i megaschermi e l’odore di cibo dei posti mobili, mi stava venendo un mancamento e poi mi sono diretta a Central Station, location tipica dei film girati a New York.

Ma volevo vedere anche una parte più intima della città. Quindi mi sono rivolta agli stessi newyorkini e mi sono fatta consigliare sul da farsi. Non è difficile intraprendere una conversazione al bar, alla fermata del bus o nel parco. Sono abituati a vedere gente con l’aria smarrita e la cartina della città o il GPS in mano. E la maggior parte delle persone è davvero simpatica e cordiale. Tra tutte le attrazioni e i luoghi della città che mi hanno consigliato, vi scrivo quelli più impattanti o interessanti. Dunque, sono andata al Film Forum, uno spazio indipendente creato nel 1970 che è ancora oggi un curioso luogo di ritrovo di cinefili, a vedere La fiamma del peccato (in inglese, Double Indemnity), un film del 1944 diretto da Billy Wilder  In questo cinema ci andava anche Woody Aleen e vari altri tra registi e attori! I 13$ meglio spesi fino ad ora.


Esagero. Anche i 40$ che ho dato a quelli del Circle Line Sightseeing Cruise sono stati ben spesi. Ci sono vari tour a disposizione: io ho fatto una minicrociera attorno all’isola di Manhattan che è durato circa 3 ore. Poi, sono andata a fare un delizioso brunch al The Astor Room a Queens dove per 23$ c’è una discreta scelta e caffè a volontà e, successivamente, una visita rapida al Museum of the Moving Image, un altro museo dedicato al cinema ed al film-making. Ho mangiato un cupcake nel Magnolia Bakery, uno dei più famosi (e affollati) della città. Vale la pena l’attesa. E la sera sono andata al The Bovery Ballroom. Decisamente newyorkino.


Insomma, ho capito una cosa. Se ti sai muovere e se hai un po’ di street savoir faire, incluso New York può diventare accessibile. Se ti limiti ad essere turista, ti ritroverai inevitabilmente con il portafogli più leggero.

Esattamente come cantava Billy Joel in un cartone animato del 1988, Oliver&Company -impossibile non ricordarsene se si è della mia generazione- e come fischietto io:

Why should I worry? Why should I care?
I Said, I may not have a dime. Oh!
But I got street savoir faire.

Un saluto,
Valigia Blu


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